Cultura e Spettacoli

"Con i Maneskin il rock è morto"

Chris Deville ha duramente criticato il sound della band italiana, ma a rispondere alla "stroncatura" ci pensano le classifiche di mezzo mondo che stanno premiando i Maneskin

"Con i Maneskin il rock è morto": il duro attacco alla band italiana

"Beggin", la cover dei Maneskin è prima nella classifica mondiale di Spotify Global Chart da oltre due settimane. Nel Regno Unito la band italiana è la prima ad essere entrata nella Top Ten con ben due singoli e il New York Times li ha celebrati con un'intervista esclusiva subito dopo la vittoria dell'Eurovision song contest. L'ascesa del gruppo capitolino è travolgente eppure negli Stati Uniti c'è chi stronca i Maneskin.

A farlo è stato il critico musicale Chris Deville, che sulle pagine del sito Stereogum ha duramente criticato Damiano, Victoria, Thomas e Ethan per la loro musica, definendoli addirittura "liceali". "Altro che vittoria per il rock: quella cover è atroce, un'offesa", ha sentenziato Deville parlando di Beggin, la cover fatta dai Maneskin sull'omonimo brano dei The Four Seasons. Tuttavia, per sua stessa ammissione, Beggin è la canzone più ascoltata al mondo su Spotify nell'estate del 2021 e un motivo ci sarà. Un traguardo sminuito dal critico americano che attribuisce il successo della band italiana ai social network: "Ha a che fare con TikTok, ovviamente, ma anche con l'Eurovision Song Contest, e immagino con la perversità del destino. Sono un po' scioccato dal modo in cui 'Beggin' si è mosso, anche nella coscienza americana".

Chris Deville non ha fatto sconti alla band e - con voce fuori dal coro - ha affossato i Maneskin, che rimangono la band italiana più ascoltata al mondo: "Il ringhio ostentato di David suona come una parodia di un cantante che incanta rock rawk. L'intera band sembra vestita da Orgy per Halloween, e la loro musica suona come l'impressione insipida di uno squallido Sunset Strip act dei primi Incubus". Poi l'attacco choc: "Prego che la loro comparsa sia un incidente isolato e non stiamo per vedere un revival di questo tipo di hard rock terribile. Perché onestamente, se questa roba è ciò che prenderà piede, è meglio che il rock sia morto". Ma i numeri parlano ancora da soli e i Maneskin continuano la loro inarrestabile corsa al successo.

A sentenziarlo non sono i critici ma gli ascoltatori.

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