Marco Columbro: "Dopo l'ictus, non mi hanno più voluto in tv. Ora cucino e studio"

Dal 2003, il conduttore Mediaset non è più riuscito a lavorare in televisione. Ora si occupa di una locanda in Toscana e di studi spirituali. Nella sua vita precendente è stato un templare

Marco Columbro: "Dopo l'ictus, non mi hanno più voluto in tv. Ora cucino e studio"

Marco Columbro è un uomo dalle mille vite e risorse. È stato un conduttore famoso tra gli anni ’80 e ’90, fino a quando nel 2003 non è stato colpito da un forte ictus. Dopo due interventi per aneurisma celebrale e 20 giorni di coma, la sua carriera televisiva ha subito una forte battuta d’arresto.

Di lui non si è sentito parlare per lungo tempo. Eppure in tv è stato al timone di diversi programmi come "Tra moglie e marito", "Paperissima", "Scherzi a parte" e la fiction "Caro Maestro". “Ero un giorno sì e uno no a casa del Cavaliere coi girati: li faceva vedere a figli, moglie, camerieri. Se si divertivano, era la prova che sarebbero piaciuti al pubblico”, ha confessato il conduttore.

Per cinque o sei anni, ho bussato a tutte le porte, invano. Poi me ne sono fatto una ragione: la vita è fatta di cambiamenti”, ha riferito Marco Columbro, che ha deciso di ricominciare daccapo. Fino a quattro anni fa ha continuato a fare teatro e televendite, poi si è diretto in tutt’altra direzione.

Faccio sostanzialmente due cose. Mi occupo di una locanda in Toscana, in Val d’Orcia, con 18 ettari di bosco e ospiti tutti affascinati dal silenzio. La gestiscono amici albergatori, ma m’impegna tanto. L’anno scorso non si è presentato il cuoco e per un mese e mezzo ho cucinato io. Avrei preferito mille prime in teatro: non dormivo la notte per l’ansia da prestazione”, ha raccontato Marco Columbro.

Il resto del tempo lo impiega nelle sue ricerche spirituali e recentemente ha scritto un libro. “Il tema: risvegliarci dal sonnambulismo che ci hanno indotto migliaia di anni fa”. Secondo il conduttore gli uomini sono all’oscuro della verità a causa della religione e di un “tipo di scientismo che ti porta a pensare solo con la testa e non con il cuore”.

Attraverso i suoi studi, Marco Columbro è arrivato a sostenere che esista solo la morte corporale e che ogni uomo sia soggetto alla reincarnazione. “In ipnosi regressiva, ho visto due vite precedenti: sono stato un cavaliere templare diventato monaco benedettino e, in un’altra vita, un medico”. Questa esperienza gli è servita a capirsi un po’ meglio: da bambino voleva farsi prete, è appassionato di medicina e ha un temperamento “iracondo”, rimasugli del suo passato da templare.

E se fossero proprio queste idee ad averlo

allontanato dalla televisione? “Non m’interessa chi non studia e poi mi dà del pazzo. Il mio motto è: chi crede non conosce, chi conosce non ha bisogno di credere”, ha dichiarato Marco Columbro con determinazione.

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