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Marina Ripa di Meana: "Mi sono fatta vedere sfigurata perché pensavo di rimanere così"

Intervistata da gay.it, Marina Ripa di Meana ha parlato della sua malattia, del suo passato e degli omosessuali: "Non capisco perché si sentano ancora discriminati"

Marina Ripa di Meana: "Mi sono fatta vedere sfigurata perché pensavo di rimanere così"

Dopo aver passato giorni terribili per una reazione allergica alla chemioterapia, Marina Ripa di Meana parla della sua storia, del suo passat ee del mondo gay che ama ma non troppo.

Intervistata da gay.it si racconta a 360°. "Sto decisamente meglio - L'intossicazione, grazie a Dio, sta passando e, nonostante sia ancora molto debole, il mio viso si sta sgonfiando a vista d’occhio. Cosa mi ha spinto farmi vedere così? Vedendo come ero diventata, pensai di non poter tornare più alla normalità e volevo che la gente si abituasse a vedermi anche così. Ma, al di là di battute spiritose, volevo dimostrare che non bisogna mai tirarsi indietro davanti alla chemio o alla ricerca scientifica, anzi. Nonostante lo sfogo di questi giorni, sono anni che lotto contro il cancro e se non avessi fatto certe cure, mi creda: non sarei più qui! Questa è la mia battaglia e voglio che la gente si affidi sempre di più ai medici e sempre meno ai cialtroni".

Poi Marina Ripa di Meana passa a parlare della sua Roma e immancabile è il riferimento a Virginia Raggi. "Ha peccato di presunzione - continua -. Pensava che con il suo arrivo avrebbe rimesso a posto tutto. Poverina. Spero che resti ancora molto, così da far cattiva pubblicità, una volta che si tornerà alle politiche, ai grillini".

Nella lunga intervista Marina Ripa di Meana parla anche dei gay, "ci sono, stanno bene, sono ben inseriti nella società, sono tra i miei più cari amici e non capisco quali problemi abbiano ancora". Ma quando le viene chiesto del Gay pride, Marina mostra tutto il suo dissenso. "Tanti anni fa ci sono stata - aggiunge - era importante esserci, ma oggi non credo che ce ne sia più bisogno, anzi. Ai tempi, il mondo gay, era una minoranza, mentre oggi, com’è giusto che sia, l’essere omosessuale è diventata una cosa normale".

E ancora: "Io non sono d'accordo alla procreazione in generale, tanto più quella gay. Siamo già tanti e non capisco questa voglia matta di fare figli in provetta, uteri in affitto e quant’altro.

A me tutte queste cose fanno orrore!".

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