Martina Stavolo: "Mi sposo, vorrei chiarire con Maria De Filippi"

La sua partecipazione all'ottava edizione di "Amici" ha lasciato il segno, anche se nella sua classe c'era Alessandra Amoroso che metteva in ombra tutti gli altri ragazzi. Martina Stavolo è sicuramente uno dei personaggi maggiormente emersi in quell'annata e ora, a distanza di oltre sei anni, torna a far parlare di sé. Questa volta, però, scuola e banchi lasciano il posto all'altare, mentre accanto a lei non c'è Maria De Filippi bensì il suo fidanzato. Martina ha annunciato, dalle colonne di Top, che il 4 giugno 2016 sposerà il suo compagno Andrea Francescangeli: i due convoleranno a giuste nozze nella Chiesa di San Pietro in Montorio, a Roma. La cantante ha raccontato com'è nata questa storia che tra poco meno di un anno vivrà l'atteso lieto fine, spiegando come sia stata proprio la rivista il cupido della situazione: «L'ho conosciuto perché mi era stato suggerito come parrucchiere per un servizio fotografico che ho fatto per Top dopo aver cantato la colonna sonora del film americano Crew2Crew. C'è stato tra noi il classico colpo di fulmine. Ma non è stato facilissimo. Lui non era libero, che per me significa "divieto di accesso". Ho cercato di togliermelo dalla testa e anche lui ci ha provato».

Sembrava tutto finito, poi però il colpo di scena: «Dopo un po' che non ci sentivamo, mi ha chiamato per dirmi che era tornato single e che il motivo era che non poteva fare a meno di me. Mi son detta subito "Io uno così lo sposo" - racconta Martina - Siamo andati a vivere insieme subito, praticamente, e poi abbiamo deciso di fare questo passo». Anche dopo le nozze, Martina continuerà a lavorare per realizzare il suo sogno di fare la cantante: «Non mi ci vedo a fare la moglie e basta», dice.

La Stavolo poi chiude definitivamente la questione della polemica con Maria De Filippi, che qualche mese dopo la fine del talent show di Canale 5 la portò a scrivere una discussa canzone dall'emblematico titolo "Ma quali Amici": «Con Maria c'è stato un fraintendimento che all'epoca non aveva un perché.