Cultura e Spettacoli

Max Pezzali, disco pensando al figlio Hilo: "Provo a capire anche i nuovi linguaggi"

Il 30 esce "Qualcosa di nuovo" con la partecipazione di J-Ax e Tormento

Max Pezzali, disco pensando al figlio Hilo: "Provo a capire anche i nuovi linguaggi"

Difficile trovare un artista così puntuale nel raccontare in musica le fasi della propria vita. E di farlo en plein air, senza imbarazzi, mostrandosi lealmente al proprio pubblico. Ci è riuscito anche in questo nuovo disco, uno dei pochi pubblicati in questo tempo gramo. «In effetti - spiega - nelle mie canzoni ho sempre parlato di amore e del tempo che passa, ma stavolta lo faccio in maniera piuttosto nuova». Non a caso l'album si intitola Qualcosa di nuovo, arriva cinque anni dopo Astronave Max e accende senza dubbio i riflettori su di un altro Pezzali.

Intendiamoci, lo stile è sempre lo stesso, ma c'è una profondità nei testi che fa la differenza rispetto a prima. In molte canzoni, il deuteragonista è suo figlio Hilo, nato nel 2008, che diventa il metro di valutazione per entrare nella nuova generazione e capirne non soltanto i linguaggi ma anche i codici più profondi di comunicazione: «Io sono analogico, lui va a cinquemila all'ora», spiega sorridendo ma non troppo. In realtà nei brani di Qualcosa di nuovo (ad esempio I ragazzi si divertono, Sembro matto, Noi c'eravamo e lo stesso singolo Qualcosa di nuovo, con il video ideato e interpretato da Fabio Volo) c'è proprio la fotografia di una generazione, quella dei cinquantenni, che fa i conti con l'inevitabile cambiamento tra una età e l'altra. «Ormai mi impegno quotidianamente nel cosiddetto reality check, ossia nel verificare costantemente come relazionarmi alle nuove generazioni». In effetti è un problema che si affronta così drammaticamente per la prima volta nella storia dell'umanità perché non è mai stato così veloce, spiazzante, traumatico.

Max Pezzali spiega che «mio figlio è il giovane più vicino che ho e mi accorgo che, quando gli devo far arrivare un concetto, non riesco a trovare un esempio calzante».

Intendiamoci. Nel linguaggio padre-figlio è inevitabile riferirsi a paradigmi, monicker, personaggi o battute che possano risultare allo stesso tempo esemplificativi o brillanti. È sempre stato così. Adesso no. I «pre adolescenti» vivono in una realtà parallela rispetto ai loro genitori. Il disco di Pezzali è un viaggio in questa realtà parallela vista dall'altro capo rispetto ai pre adolescenti. «Quando parlo a mio figlio capisco che lui è il mio interlocutore ideale, ma poi mi chiedo: che cosa capirà di ciò che sto dicendo? Il nostro terreno di incontro è dove padri e figli si sono sempre incontrati: i consigli su come conquistare la compagna di classe, come mettersi in evidenza nella compagnia eccetera. In fondo anche la recentissima evoluzione musicale, quella che ha visto i cantautori indie diventare mainstream come Carl Brave o Calcutta o i Pinguini Tattici Nucleari, è cresciuta artisticamente con gli stessi argomenti». Per ricamare questo disco (il migliore da un decennio), Pezzali ha chiesto il feat di J Ax, Tormento e Gionny Scandal.

«I miei concerti a San Siro rinviati al 2021? L'amarezza non cancella l'incredibile gioia di aver conquistato così tanto pubblico», dice il sempre più saggio Pezzali.

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