Il discorso che Meghan Markle ha rivolto alla folla il primo giorno del suo tour ufficiale in Africa, durante la visita a Nyanga (Cape Town), ha avuto un travolgente eco mediatico. Per la prima volta la duchessa di Sussex non è stata giudicata per il suo atteggiamento, per l’abito indossato, per i gioielli o per l’espressione che aveva sul viso. Le sue parole decise e profonde non hanno lasciato indifferenti le persone radunatesi apposta per ascoltarla e neanche il popolo degli Stati Uniti, come svela il magazine Amica.
In quel discorso Meghan ha rievocato il suo passato e il suo presente, dichiarando: “Sono qui con mio marito, come membro della Famiglia Reale. Ma a livello personale voglio dirvi che sono qui come madre. Come moglie, come donna. Come donna di colore. Come vostra sorella. Sono qui con voi. Sono qui per voi”. Al di là delle difficoltà incontrate nella royal family, nella gestione della sua immagine ora che non è più un’attrice di Hollywood, Meghan Markle ha voluto raccontare qualcosa di molto importante che la tocca da vicino e comunicare al mondo di voler portare avanti una battaglia a favore dell'inclusione.
Il punto fondamentale del discorso è l’ammissione da parte di Meghan di essere una “donna di colore” e, per questo,“sorella” del popolo africano inteso nella sua globalità.
Non è la prima volta che la duchessa si definisce usando questi termini, ma in passato ha anche aggiunto altre espressioni: “Biracial” (birazziale), “mixed race” (razza mista, sangue misto), “half black and half white” (metà bianca e metà nera). Tutte queste parole, in passato, hanno generato un senso di inadeguatezza e di confusione nella duchessa di Sussex.
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