Cultura e Spettacoli

Mette paura la trafila per diventare «martiri»

di Luc e Jean-Pierre Dardenne con Idir Ben Addi, Victoria Bluck

Integralisti in erba. Ahmed ha solo 13 anni ma ha già fatto la sua scelta. Il cugino, «martire» di Allah, è l'esempio da seguire. Accoglie così i dettami di uno spregiudicato imam e si convince. L'insegnante di lingua araba è un'apostata e va uccisa. Ma L'età giovane del ragazzino lascia aperti spiragli di ottimismo. Dal fanatismo si può guarire, però la strada è lastricata di difficoltà e i fratelli Dardenne, premiati a Cannes per la regia, mostrano il ruolo tragico dei cattivi maestri. Ambientato in un Belgio tollerante, malgrado i dolorosi attentati islamici, nei titoli di coda il film accenna a Rachid Madrane, ministro della Gioventù e dello Sport di chiare origini marocchine nonostante sia nato a Bruxelles. Estremi che sembrano quasi toccarsi. Dalla mela marcia che imbocca la strada del fanatismo all'esempio di un arabo di seconda generazione che ha saputo integrarsi nella società europea. Girato con attori non professionisti e lontanissimo dalle patinate tecniche hollywoodiane, il film ha tutte le carte in regola per aprire dibattiti e provocare polemiche. Il punto di vista dei Dardenne, attenti a inquadrare la gioventù in tutte le sue declinazioni e contesti, è quello di un moderato e dosato ottimismo che certo non esclude la gravità di problemi che affliggono i Paesi del Vecchio Continente ma invita a guardare con fiducia almeno le prospettive degli adolescenti. Film d'attrito e di grande intelligenza, concentra in un'ora e mezza quello che colleghi più prolissi faticano a spiegare in tempi più dilatati. Non c'è dubbio che Ahmed spaventi una platea non sempre bendisposta nei confronti dei giovani musulmani e temi come l'odio e il perdono vengano a galla in maniera quasi inquietante. Vivaddio però il cinema si dimostra ancora in grado di parlare e far parlare senza indulgere in quei futili stereotipi di tante commediole insulse.

Calibrata anche una recitazione che dimostra come non sempre sia necessario avere nel cast stelle del set per confezionare un'opera di alto livello, capace di fissarsi nella memoria.

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