Cultura e Spettacoli

Michele Bongiorno: "Mio padre sempre assente a casa, ma mi ha insegnato i valori"

Il figlio di Mike Bongiorno, Michele, dopo qualche anno dalla morte del padre, decide di parlare e di raccontare il volto di Mike nella vita privata

Michele Bongiorno: "Mio padre sempre assente a casa, ma mi ha insegnato i valori"

Il figlio di Mike Bongiorno, Michele, dopo qualche anno dalla morte del padre, decide di parlare e di raccontare il volto di Mike nella vita privata. Michele, in un'intervista al Corriere.it, decide di raccontare il suo passato. "Avere un padre come Mike Bongiorno è un’eredità ingombrante. Lui non ci ha mai aiutato nel lavoro, per quella sua vecchia impostazione americana secondo cui bisogna farsi da soli. Non mi dava neanche consigli specifici, tranne delle indicazioni basilari. Quella appunto che la tv è un mezzo che si rivolge al grande pubblico, quindi non bisogna fare gli intellettuali con la puzza sotto il naso. I programmi, soprattutto per la generalista, devono essere divulgativi e mai di nicchia, non solo per l’audience, ma proprio per rispetto a un pubblico vasto e variegato".

Poi si sofferma sulla figura paterna: "Assolutamente assente. Noi lo vedevamo più in tv che a casa e per fortuna che nostra madre, invece, è sempre stata molto presente. Ma papà era un uomo del ‘900, gli uomini come lui, pur essendo devoti alla famiglia, non erano casalinghi, non avevano l’attaccamento fisico ai figli. Molto diversi da noi padri di oggi più coinvolti nell’andamento domestico. Lui era il classico patriarca: ci ha trasmesso dei valori morali fondamentali: la serietà nei rapporti umani e lavorativi, l’umiltà, l’impegno nello sport, il rispetto del prossimo... Sì, era assente, ma la sua presenza l’ho avvertita in modo costante".

E aggiunge: "Ricordo con lui dei viaggi straordinari negli Stati Uniti, suo Paese di nascita per il quale nutriva un amore sperticato. E lì lo vedevo in una veste diversa. Mi stupivo quando faceva rafting nel Grand Canyon, a cavallo nel Wyoming o quando la sera lo vedevo dormire nel sacco a pelo: si trasformava. Quando però ci fermavamo a New York e tutti noi, la mattina, eravamo già pronti per uscire e andare in giro, lui restava piantato davanti alla televisione, scorreva tutti i canali per scoprire qualche nuovo format, qualche idea da portare in Italia.

Non a caso è stato il primo a capire le potenzialità della tv commerciale".

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