Michele Caruso dopo il vaffa alla Sciarelli: "Non è un reato, non chiedo scusa"

Il caso dell'incursione telefonica di Michele Caruso a Chi l'ha visto? ha fatto molto scalpore, ma il diretto interessato afferma di non dovere delle scuse a nessuno perché non ha commesso nessun reato

Michele Caruso dopo il vaffa alla Sciarelli: "Non è un reato, non chiedo scusa"

Le incursioni di Michele Caruso a Chi l'ha visto? sono diventate quasi una costante del programma iconico di Rai3. Mercoledì 16 ottobre l'uomo ha telefonato in diretta nel programma condotto da Federica Sciarelli e ha letteralmente mandato a quel paese la conduttrice. In collegamento telefonico con La Zanzara, poi, l'uomo ha svelato le sue motivazioni.

Mi deve ringraziare l’ho mandata a fanculo perché c’erano dei precedenti, non se l’aspettava. Mi sento un talento inespresso, un genio incompreso”, dice l'uomo in diretta radiofonica. Michele Caruso non si considera una persona malata nel vero senso della parola ma, più che altro, “un malato di protagonismo.” Ha raccontato di aver provato grandissima soddisfazione nel leggere il suo nome sui più importanti siti di informazione del Paese, in alcuni casi in home page accanto a quello dell'incontro tra Donald Trump e Sergio Mattarella.

Michele Caruso ha poi affermato di aver contribuito a rendere quella del 16 ottobre una delle puntate più viste del programma fin dai tempi di Donatella Raffai. “Sono un artista, un intellettuale. Si parla tanto sui giornali di tutti quelli che vanno dalla De Filippi e mostrano i muscoli, le tette e le gambe e nel 2019 uno come Michele Caruso, che ha tre lauree dopo la maturità classica, per avere un po’ di visibilità deve fare delle incursioni”, ha dichiarato l'uomo mostrando un certo malcelato rancore.

Ha concluso il suo intervento con una riflessione sul suo modo di fare e sul suo

comportamento nei confronti di Federica Sciarelli: “Non è un reato, nemmeno una malattia. Non chiedo scusa manco ai familiari. Il vaffanculo? Se lo fa Caruso è Satana, se invece lo fa Grillo va bene.

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