Cultura e Spettacoli

Morto Lars Bloch, il “mega presidente” di Fantozzi

L’attore danese Lars Bloch è scomparso all’età di 83 anni nella sua abitazione romana

Morto Lars Bloch, il “mega presidente” di Fantozzi

Muore il "mega presidente" di Fantozzi contro tutti. Lars Bloch, nato a Hellerup in Danimarca, ma naturalizzato italiano, è deceduto all’età di 83 anni a Roma presso la sua abitazione.

Lars Bloch è diventato noto all’opinione pubblica, per la scena indimenticabile in cui Paolo Villaggio si presentava ai suoi capi e all’improvviso, quasi come in un sogno appariva il super manager. Egli, con le sembianze di un arcangelo, gli chiedeva di cancellare la scritta in cui lo definiva uno s… e al contrario utilizzare quella parola contro sé stesso.

Una scena dal forte significato emotivo, ma anche sociale, considerando che secondo la critica quegli istanti avrebbero rappresentato un po' quei datori di lavoro che vogliono avere sottoposti poco pensanti e grazie ai modi gentili riescono quindi a imporre qualsiasi decisione.

Lars Bloch, però, prima di diventare appunto la mitica figura del mega presidente era conosciuto nel suo paese di origine come compositore, dove utilizzava lo pseudonimo di Carlos Ewing. Passione che poi si è portato in Italia, prima di avvicinarsi al mondo del cinema, negli anni 50, dove ebbe successo grazie al suo personaggio angelico, ma allo stesso tempo demoniaco.

Oltre a “Fantozzi contro tutti”, recitò in altri importanti successi, tra cui “La bellezza di Ippolita” (1962), “Diciottenni al Sole” di Camillo Mastrocinque (1962), “Storie sulla sabbia” (1963), “Il disco volante” (1964) di Tinto Brass, “Certo, certissimo anzi…” (1969) di Marcello Fondato e “Il Conte di Montecristo” (1975) di David Greene. L’ultima comparsa è stata alla fine degli anni novanta in “Un bugiardo in paradiso” di Oldoini. Nella sua lunga carriera, inoltre, è stato sia produttore nel documentario tv “Western Italian Style” (1968), sia tecnico del suono per “il lago di Satana” di Reaves nel 1966.

Non mancheranno, quindi, i cultori dei film di Paolo Villaggio, che nella camera ardente allestita al Tempietto Egizio del cimitero romano del Verano, dalle ore 11,30 alle 12,30, a dare l’ultimo saluto a uno dei protagonisti indiscussi della saga fantozziana. L’attore, per la sua bravura, simpatia e i suoi modi, è stato sempre apprezzato dagli amanti del cinema italiano.

Pur non avendo svolto ruoli da protagonista, è rimasto impresso nella mente di un’intera generazione, che lo ritiene un simbolo indiscusso di un periodo ormai lontano e quasi dimenticato.

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