Non si trova l'attore giusto E il nome di Bond potrebbe diventare "Jane"

Addio di Craig e Mendes: rivoluzione in casa della spia più famosa del cinema. Si propongono star come Kate Winslet e Gillian Anderson

Non si trova l'attore giusto E il nome di Bond potrebbe diventare "Jane"

È fuga di mezzanotte dalla serie cinematografica più longeva e fortunata di sempre, ispirata ai romanzi dello scrittore inglese Ian Fleming. E la licenza di uccidere in dote a 007, il fascinoso agente di Sua Maestà britannica passato alla storia con la leggenda scozzese Sean Connery, stavolta potrebbe passare a una donna che ravviverebbe il franchise: «Il mio nome è Bond, Jane Bond». Nulla di strano, tra super-eroi gay e cartoni lesbo che la tendenza attuale introduce sul grande schermo per contrastare l'agonia della settima arte attraverso la specializzazione gender.

Se ormai vanno al cinema prevalentemente donne e adolescenti, l'industria si attrezza di conseguenza. Intanto il regista Sam Mendes, che ha firmato Skyfall e Spectre, baciati dal successo, si è defilato prontamente, appena ha mangiato la foglia d'un futuro ribaltamento di ruoli, storie e atmosfere: tanto, è la produttrice Barbara Broccoli che fa e disfa. È lei che decide chi sarà il prossimo Bond: non è mica una democrazia, è un impero economico enorme. E a lei, tipino autoritario, l'idea d'una Bond in tailleur e tacchi a spillo piace. «Sono uno che racconta storie. E alla fin fine, voglio creare storie con nuovi personaggi. E' stata un'avventura incredibile, mi è piaciuta ogni cosa. Ma penso che sia arrivato il momento di qualcun altro», ha messo le mani avanti l'autore di American Beauty (Oscar), che ha contribuito a rinfrescare la saga datata 1953. Per poi aggiungere, sibillino: «Il prossimo 007 non sarà quello che vi aspettate». Del resto, Mendes è pronto a decollare con la DreamWorks di Spielberg, per la quale girerà The Voyeur's Motel, noir erotico basato sulla vicenda vera di Gerald Foos, che ha comprato un motel per guardare i suoi ospiti mentre fanno sesso ed è finito ad assistere a un omicidio.

Dal carro, fin qui vincitore, di Bond è sceso per primo Daniel Craig, che a 47 anni ne ha piene le tasche (anche in senso letterale, dati i lauti guadagni) del franchise. E ha fatto scalpore il suo gran rifiuto: no a 68 milioni di sterline. Eppure esistono attori pronti a uccidere per guadagnarsi il ruolo della super spia inglese. Sul mercato hanno preso a girare parecchi nomi, primo fra tutti quello di Tom Hardy, favorito tra i bookmakers: l'eroe titolare di Mad Max: Fury Road risulta camaleontico e le apocalissi gli vanno a sangue. Poteva mancare l'idea d'uno 007 finalmente nero, dopo che tutta Hollywood si è ribellata alla supremazia dei bianchi agli Oscar? Ecco Idris Elba, all'inizio favorito dalla Sony. Però, per uno degli autori della saga, Anthony Horowitz, l'attore dalla pelle d'ebano «sa troppo di strada»: va da sé, che dopo aver detto questo, Horowitz s'è dovuto scusare. E alla fine l'ipotesi Elba pare tramontata. Si era pure fatto il nome di Tom Hiddleston, il Loki della saga Thor. Il regista Mendes ha assicurato (anche se non lo dirigerà) che non sarà lui il prossimo James Bond, aggiungendo che «non sarà uno dei candidati noti».

Affiora pure l'ipotesi Hugh Jackman, muscolare e distinto. Ma fa bella figura anche Damien Lewis, la cui origine scozzese non guasta, mentre torna e ritorna il nome di Michael Fassbender, sexy quanto basta. In questa girandola di star, perché non avanzare una candidatura femminile?

Si sa che, quando tutti scappano, le donne tirano fuori le unghie ed ecco che Gillian Anderson, ha fatto il primo passo via Twitter. Con l'hashtag #NextBond, Gillian si mostra agli internauti nei panni di Jane Bond: carismatica, fasciata da un tubino bianco, sembra pronta a ogni sfida. Tanto più che ha il doppio accento, inglese e americano. L'ha imitata su due piedi Emilia Clarke, 29enne diva del Trono di spade, che ha un sogno: vorrebbe incarnare Jane Bond, con Leo DiCaprio come suo giocarello.

Stando a un sondaggio inglese, più d'una probabilità l'avrebbe Kate Winslet, che ha dimostrato un certo trasformismo, dopo Titanic e Steve Jobs, sebbene non sia mai apparsa in un film d'azione. E dove la mettiamo Emily Blunt, perfetta sia nelle commedie che negli action movies? I giochi sono aperti e una Jane Bond confermerebbe il trend attuale: le donne sono pericolose e rotte a tutto.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica