Ora resta da infrangere il tetto del più visto in assoluto: «Avatar»

Gli esercenti delle sale cinematografiche farebbero bene ad accendere un grosso cero a Checco Zalone. In soli quattro giorni di programmazione, il suo Sole a catinelle ha fatto il miracolo, sbancando il botteghino con 18,6 milioni di euro, record storico considerando i weekend di debutto per un film proiettato in Italia e linfa di ossigeno per tutta l'industria. Zalone ha superato se stesso visto che il primato precedente lo deteneva Che bella giornata con 12.116.593 euro, ottenuti, però, in tre giorni. Poco male, perché se togliamo l'opening day di giovedì e consideriamo i classici tre giorni, da venerdì a domenica, Sole a catinelle ha raccolto 16.369.405 euro. Dato, quindi, non solo battuto ma frantumato. La domanda che ci si pone è se Zalone potrà insidiare il primo posto assoluto di Avatar che, pur partendo con 9.940.514 euro, finì, grazie al passaparola e al biglietto rincarato per il 3D, con l'ottenere lo stratosferico risultato di 65.666.319 euro. Più probabile che Checco possa puntare i 43.474.047 euro di Che bella giornata, terzo incasso di tutti i tempi. Intanto, i suoi 5.640.000 euro di venerdì rappresentano il maggior introito giornaliero ottenuto da un film e, quanto a spettatori, già in 2.681.900 hanno fatto la fila per comprare il biglietto, ulteriore segnale del grande amore del pubblico verso questo talentuoso artista.

Gongola anche Pietro Valsecchi, fortunato produttore di questa miniera d'oro: «Ringrazio, prima di tutto, Piersilvio Berlusconi che mi ha dato fiducia quando gli ho proposto di realizzare il primo film di Checco. Grazie a tutti e continuiamo a credere nel cinema italiano che - conclude - mai come ora ha bisogno di entusiasmo ed energia». Sassolino tolto contro chi ha liquidato Zalone come un furbo?

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