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Oscar 2017: ecco i "magnifici 7" candidabili per gli Academy Awards

Il 26 settembre verrà selezionato il titolo italiano pronto a competere nell'89° edizione degli Oscar, che si terrà a Los Angeles il prossimo 26 febbraio

Oscar 2017: ecco i "magnifici 7" candidabili per gli Academy Awards

Nell'industria cinematografica non c'è tempo per riposarsi: finita da poco la 73° Mostra del cinema di Venezia, i registi italiani ora devono darsi da fare e pensare agli Oscar.

Infatti, il titolo italiano che competerà nella categoria di miglior film starniero all'89° attesissima edizione degli Oscar - che come ogni anno si terrà a Los Angeles il 26 febbario 2017 - verrà scelto il prossimo 26 settembre, presso la sede dell'Anica a Roma.

Sono sette i candidati pronti a rappresentare il cinema italiano oltreoceano: tutti lungometraggi distribuiti in Italia tra il 1 ottobre 2015 e il 30 settembre 2016. E verrano selezionati da una giuria - che agisce in rappresentazna dell'Academy of Motion Pictures Art and Sciences - composta da grandi del cinema ed esperti cinofili: in cui compaiono nomi del calibro di Paolo Sorrentino, Sandro Veronesi e Enrico Magrelli.

Ma vediamo allora i titoli in gara. E, se nel caso ce li fossimo persi, quale occasione migliore per passare una serata all'insegna del cinema italiano.

"Fuocoammare"di Gianfranco Rosi. Già premiato con l’Orso d’oro al festival internazionale del cinema di Berlino, il fim di Rosi tratta di un tema di grandissima attualità: l'immigrazione. In una Lampedusa divisa a metà, prendono vita due realtà separate: da un lato quella dei pescatori e della quotidianità, dall'altro quella dei migranti, dei morti, degli sbarchi.

"Gli ultimi saranno ultimi" di Massimiliano Bruno. Con Paola Cortellesi e Raul Bova, la pellicola descrive le difficoltà di in un mondo del lavoro che oggi è più cinico che mai, in cui lavorare è diventato un privilegio, non più un diritto. Peggio ancora per una donna, non ne parliamo se pur incinta.

"Indivisibili" di Edoardo De Angelis. È un film sulla separazione e sul dolore, visti dal punto di vista di due gemelle siamesi che dopo una vita insieme scoprono di potersi dividere.

"Lo chiamavano Jeeg Robot" di Gabriele Mainetti. Il "superhero movie" all'italiana racconta il cammino di redenzione di un uomo qualunque che, avendo ricevuto all'imprrovviso i superpoteri, matura piano piano la consapevolezza di un obbligo morale nei confronti della società.

"Perfetti sconosciuti" di Paolo Genovese. Il film che ha per lo meno insiuato un minimo dubbio di infedeltà in ogni coppia, mette a nudoi le tre vite che ognuno di noi ha: una pubblica, una privata ed una segreta.

"Pericle il nero" di Stefano Mordini. Riccardo Scamarcio recita nei panni di un mascalzone intento in una roccambolesca fuga da un passato che lo perseguita, ma dal quale forse non riuscirà mai a liberarsi.

"Suburra"

di Stefano Sollima. Dall'omonimo libro di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini il film mette in scena una storia di malavita che ha a che fare con la classe politica dirigente, in un'Italia sull'orlo del baratro.

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