Il padre di Meghan Markle, Thomas, non si rassegna al silenzio che lo separa da sua figlia dal maggio del 2018. Channel 5 ha raccolto una nuova intervista in cui l’ex direttore della fotografia parla ancora una volta della duchessa di Sussex, giudicandone le ultime scelte di vita che hanno creato scalpore in tutto il mondo. Come spiega Vanity Fair questa intervista è il fil rouge del documentario “Thomas Markle: My Story”, andato in onda in Gran Bretagna all’indomani della partenza di Harry e Meghan per il Canada.
Secondo i dati d’ascolto le rivelazioni di Thomas Markle hanno tenuto incollati al televisore un milione e mezzo di spettatori. Stavolta, però, il padre di Meghan Markle non si limita a dire la sua sul caso Sussex, ma mostra anche degli scatti e dei filmati inediti che hanno per protagonista proprio la figlia. Si tratta di video delle vacanze e delle recite scolastiche e di fotografie che ritraggono una giovanissima Meghan.
Il rapporto tra la duchessa e suo padre sembrerebbe ormai compromesso e persino Thomas se ne rende conto quando dichiara: “La prossima volta che ci rivedremo, credo che io sarò nella fossa”. Il signor Markle non ha problemi nell’ammettere di aver ricevuto un compenso per l’intervista durata circa 90 minuti e commenta: “A questo punto me lo devono. I reali me lo devono. Harry me lo deve, Meghan me lo deve. Dovrei essere ricompensato per quello che ho dovuto subire” e ha continuato: “Mia figlia mi aveva detto che si sarebbe presa cura di me quando sarei stato anziano. Ecco, sono i miei ultimi anni, è tempo di occuparsi di papà”.
Thomas è un fiume in piena e la sua storia inizia dal 1981, anno di nascita di Meghan Markle. A questo proposito il padre della duchessa dichiara: “Quando è nata non sarei potuto essere più felice. Ho visto il suo viso, le sue piccole dita avvolte attorno alle mie e basta, ero innamorato” e sottolinea: “Sapevo solo che sarebbe stata speciale. Era semplicemente bellissima e non riuscivo proprio a metterla giù”.
Dopo la felicità arrivano i momenti bui rammentati attraverso il racconto del royal wedding del 18 maggio 2018 a cui Thomas Markle non venne invitato. L’uomo non nasconde la sofferenza e rivela: “Ho pianto lacrime d’invidia nel vedere il principe Carlo accompagnare mia figlia all’altare”. Riferendosi alla royal family, il padre di Meghan Markle aggiunge: “Per loro io non esisto. Ma Harry, che se accorga o meno, fa parte della mia famiglia e io faccio parte della sua”.
Vanity Fair ricorda che i duchi di Sussex hanno querelato il giornale che nell’aprile del 2019 ha pubblicato la lettera che Meghan Markle scrisse a Thomas nell’estate del 2018. Se ci sarà un processo padre e figlia si ritroveranno l’uno contro l’altro. Naturalmente la battaglia non sarà solo legale, ma anche mediatica e per i duchi potrebbe allontanarsi il sogno di una nuova vita protetta da uno spesso velo di riservatezza. Thomas Markle dice la sua anche sull’ormai celebre passo indietro della figlia e del genero da membri senior dei Windsor, spiegando: “Per me è imbarazzante. Quando si sono sposati hanno assunto l’obbligo di far parte dei reali e di rappresentarli. Questa è una delle più grandi istituzioni della storia e loro la stanno distruggendo, indebolendo e la stanno rendendo squallida e ridicola” e va avanti sostenendo che “…entrambi si stanno trasformando in anime perse, non so cosa stiano cercando”.
Parole molto forti a cui Thomas non riesce a porre fine. L’uomo dichiara ancora: “Ogni ragazza vuole diventare una principessa. Lei c’è riuscita e ora sta buttando via tutto. Perché? Sta gettando via tutto per soldi” e non contento afferma: “Evidentemente tre milioni di sterline e una casa di ventisei camere da letto non erano abbastanza per loro”. Infine il padre di Meghan Markle si rattrista per non aver mai incontrato il piccolo Archie e chiosa: “Che Meghan fosse incinta l’ho scoperto ascoltando la radio”.
La ferita sembra troppo profonda per rimarginarsi ed è difficilissimo stabilire dove siano le colpe (e, comunque, non spetta a noi giudicare). Tuttavia non è da escludere che il balsamo per curare questa ferita possa trovarsi nel silenzio e nella discrezione di un futuro chiarimento a quattr’occhi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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