Paolo Bonolis parla di etica e di televisione

Sulle pagine di Chi, il conduttore attacca la tendenza a spettacolarizzare la morte: " Sembra che i conduttori siano i mandanti degli omicidi"

Paolo Bonolis parla di etica e di televisione

Paolo Bonolis non le manda certo a dire. Il conduttore televisivo più amato della televisione italiana, attualmente impegnato nel quiz "Avanti un altro", riporta l'attenzione sulla questione della spettacolarizzzazione, la tendenza a "vetrinizzare" la morte, a tramutarla in show e attacca i suoi colleghi. "Mi inquieta la moda in tv di parlare di omicidi, sembra quasi che i conduttori siano i mandanti. Ormai è tutto in vendita: la morte, il dolore"- ha commentato Bonolis in un'intervista rilasciata al settimanale Chi.

Bonolis insomma punta il dito contro i "re" dei talk show, che pomeriggio e sera affollano le reti televisive ingordi di notizie di morte e dolore.

"Non voglio porre l’indice sulla tv di Berlusconi, ma su quello che è accaduto in politica, sui giornali, nell’economia, nella società degli ultimi dieci anni che non hanno fatto bene al Paese.

Ci siamo fatti incantare da una bolla di sapone con l’euforia del benessere degli anni ’80, quando non era più tempo. La tv è soltanto uno dei vettori sui quali si appoggia la costruzione di una coscienza" - ha continuato il conduttore.

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