Piace il Sud Africa di Salle, delude Jarmusch

da Cannes

Un possente thriller ambientato in Sud Africa, Zulu, di Jérôme Salle, e un esangue (pur trattandosi di vampiri postmoderni) storia d'amore fra Tangeri e Detroit, Only Lovers lets Alive, di Jim Jarmusch, hanno segnato ieri, fuori e dentro il concorso, la chiusura di un festival interessante per la varietà dei temi e del modo di raccontarli. Il primo, con Forest Whitaker e Orlando Bloom, affronta la realtà sudafricana post-apartheid, quando la «Commmissione verità e riconciliazione» voluta dal governo, ha dato vita a un Paese dove la separazione sociale ha preso il posto di quella razziale. È la ricchezza, adesso, a fare la differenza… Due poliziotti, uno di colore e l'altro bianco, indagano sull'assassinio di una ragazza. C'è in giro una nuova droga che scatena la violenza allo stato puro in chi la consuma. Nel corso dell'inchiesta vengono fuori i fantasmi del passato, il tema del perdono e della giustizia, la difficoltà di una convivenza che porta a compromessi non facili da accettare.

Molto duro, a volte choccante, Zulu è un film che resta impresso. Lo stesso non si può dire per l'esercizio intellettualistico di Jarmusch, dove due vampiri dell'ultima generazione, innamorati e bohémien, incarnano l'amore all'interno di una società di esseri umani che ha tutto contaminato, dai sentimenti ai rapporti alla natura… Eva e Adamo, questo è il loro nome (Tilda Swinton e Tom Hiddleton, addirittura più magri e pallidi del solito) hanno percorso il mondo, attraversato i secoli e conosciuto uomini e cose straordinarie, pur se costretti a vivere nella notte e sempre e comunque ai margini.

Tangeri, vecchia città diroccata, e Detroit, un tempo regno dell'industria automobilistica e oggi rovina postindustriale, fanno da cornice alla loro vita, fra gelati fatti di sangue umano, biblioteche raffinate, strumenti musicali antichi e bellissimi. Qui e là il film ha qualche guizzo di humour, nero e freddo, ma l'insieme non illumina né scalda. Only Lovers è entrato in concorso all'ultimo minuto. Farne a meno non sarebbe stata una colpa.

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