Sanremo 2020

Attaccò Renzi al concerto: ora Pelù paga 20mila euro e si scusa

Arrivato quinto al Festival di Sanremo, ora Pietro Pelù dovrà pagare una somma di 20mila euro in merito a una dichiarazione lanciata sul palco del Concerto del Primo Maggio

Attaccò Renzi al concerto: ora Pelù paga 20mila euro e si scusa

Appena 24 ore fa Piero Pelù ha infiammato il palcoscenico dell’Ariston con “Gigante”. Un inno rock che ha permesso all’ex frontman dei Litfiba di posizionarsi al quinto posto della classifica definitiva. Una vittoria però dolceamara per il celebre rocker italiano. Come ha riportato Il Corriere, l’artista in gran segreto e poco prima della sua apparizione al Festival di Sanremo, avrebbe firmato un accordo legato a un vincolo di segretezza, con il quale risarcisce l’ex premier Matteo Renzi con venti mila euro.

La vicenda giudiziaria che Piero Pelù ha dovuto affrontare, fa riferimento a un fatto accaduto nel 2014, durante il concerto del Primo Maggio. In quel contesto aveva lanciato una piccola stoccata al governo di Renzi, definendo il premier "il non eletto e boy scout di Licio Gelli". Una vicenda che di fatto non è passata inosservata. E anche se l’ex Premier non aveva approfondito la situazione, il nome di Piero Pelù è finito comunque in una sorta di "lista" nera. Perché con il supporto di team di avvocati, il premier ha appurato quanto è accaduto e ha fatto partire una denuncia di diffamazione ai danni dell’arista. Una vicenda però che ha preso forma una volta che è caduto il governo Renzi. Solo di recente infatti sono partite una raffica di querele e di denunce e, per alcune di queste, la controversia è già finita. Una è proprio quella di Piero Pelù, costretto a versare l’ingente somma insieme alle scuse ufficiali. I due sono distanti ani luce anche se sono cresciuti all’interno del tessuto sociale di Firenze. La rottura tra Pelù e Renzi è arrivata prima del contestato Festival del Primo maggio. Infatti il cantante aveva già aspramente criticato l’operato del Premier quando era diventato il prima cittadino di Firenze, affermando che era finita "l’estate fiorentina". Da lì in poi è stato un continuo crescendo di accuse e stoccate attraverso i social network, fino a quanto accaduto durante il concerto di piazza.

Quelle scottanti dichiarazioni non sono mai state ritirare da Piero Pelù che, interrogato sull’accaduto, aveva affermato che "avrebbe pagato le sue conseguenze". L’artista ha ritenuto lecito di pronunciare quelle parole perché "c’era il bisogno che qualcuno ascoltasse il suo punto di vista". E oggi è arrivata la svolta sulla questione.

Secondo le prime voci, Pero Pelù era consapevole fin dall’inizio di quello che sarebbe successo.

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