Cultura e Spettacoli

Premiate le storie di Calabria di Vito Teti Il vincitore del Premio letterario nazionale Tropea

È Vito Teti con "Il Patriota e la maestra" a vincere la settima edizione del Premio letterario nazionale Tropea

Premiate le storie di Calabria di Vito Teti Il vincitore del Premio letterario nazionale Tropea

È Vito Teti con «Il Patriota e la maestra» a vincere la settima edizione del Premio letterario nazionale Tropea. Ha ottenuto 136 voti, mentre 27 sono andati a Edoardo Albinati con «Vita e morte di un ingegnere» e 25 a Benedetta Palmieri con «I Funeracconti». A decretare il verdetto sono stati i 409 sindaci di tutta la Calabria col voto combinato diuna giuria popolare composta da 41 persone. «La vittoria diVito Teti - dicono gli organizzatori - è un indicatore dellatendenza a prediligere le storie legate al reale rispetto alle narrazioni o ai romanzi di fantasia». Il Premio Letterario Nazionale Tropea - ideato e promosso dall’Accademia degli Affaticati e primo concorso nazionale ad aver veicolato i libri in formato ebook - si è svoltoall’interno della seconda edizione del «TropeaFestival Leggere&Scrivere», organizzato dal Sistema Bibliotecario Vibonese, i comune di Tropea, di Vibo Valentia, Soriano Calabro e Serra San Bruno, l’amministrazione provinciale di Vibo Valentia e la stessa Accademia degli Affaticati. La vittoria di Vito Teti - che nell’albo d’oro del prestigioso premio segue quella di Mimmo Gangemi (La signora diEllis Island), Gianrico Carofiglio (Ragionevoli dubbi),Roberto Saviano (Gomorra) - sottolinea, come già avvenuto con Gangemi e Abate, il gradimento della narrazione legataall’appartenenza e all’identità, il motivodella melanconia e della nostalgia, l’antropologia dei luoghi edell’abbandono. Da archivi e testi mai o poco frequentati, nel libro di Teti emergono personaggi ed eventi minori, storie individuali e familiari sconosciute, passioni, pensieri e azioni dimenticate.

È alla ricerca di queste vite parallele che è andato l’autore, rintracciando la vicenda di Antonio Garcea, calabrese, patriota rinchiuso in tutte le carceri borboniche, e Giovanna Bertola, piemontese, giovane maestra e fondatrice de La Voce delle Donne.

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