Primeteatro

Come ogni estate culturale che si rispetti, ecco presentarsi il Festival del Teatro di San Miniato. Per obiettività dobbiamo dire che da quando è stato nominato direttore della manifestazione il critico Masolino d'Amico la scelta degli spettacoli da presentare è diventata sempre più interessante e di qualità. Ne è la prova questa pièce, La masseria delle allodole, tratta dal romanzo di Antonia Arslan, sullo sterminio del popolo armeno. Molti sono i testi che parlano di questo argomento, da I quaranta giorni del Mussa Dagh di Franz Werfel al film dei fratelli Taviani per concludere con la commedia Una bestia sulla luna di Richard Kalinoski. Il romanzo della Arslan è stato ridotto per le scene dal regista Michele Sinisi. Nello spettacolo, all'improvviso irrompe sulla scena un gruppo di militari turchi e da lì incomincia la strage. Gli uomini vengono torturati, evirati, decapitati. Le donne stuprate e seviziate, mentre su un lato della stessa scena si svolge un dialogo imbarazzante fra un politico e un generale. Il politico dice: «Lei ha il dovere di stare dalla nostra parte». Il generale risponde: «Ma tutto ciò non è democratico». «Questo non è un tempo per la democrazia», replica il politico.

Spettacolo interessante soprattutto nelle coinvolgenti scene di gruppo, specialmente quella della crocifissione. Bella e interessante la regia di Sinisi e bravi tutti gli interpreti, specialmente quelli maschili. Meritato successo.

LA MASSERIA DELLE ALLODOLE - Festival di San Miniato.

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