Ciascuna radio è un mondo a se stante. Ma quando tutte le radio si ritrovano insieme, fotografano tutto il mondo. Forse è questa l'idea che ispira il Radio City, mega evento che da ieri fino a domani raccoglie a Milano tante grandi emittenti di oggi parte del pianeta. L'obiettivo è quello di creare un grande «brain storming», un gigantesco confronto tra chi detta le regole della radiofonia e ha il contatto quotidiano con i propri ascoltatori. È da queste occasioni che nascono nuove idee e che la radio riesce immancabilmente a essere sempre «up to date», aggiornatissima e capace di filtrare e addirittura anticipare le opinioni e le tendenze in arrivo. Nel corso di questi tre giorni, che vanno in scena all'Unicredit Pavilion di piazza Gae Aulenti, uno dei biglietti da visita più imponenti e autorevoli che Milano possa offrire, si alterneranno eventi, meeting e trasmissioni in diretta in un gigantesco melting pot che unisce radio nazionali (Radiorai in prima fila, con la direzione artistica dell'infaticabile Filippo Solibello), radio locali, web radio e radio universitare. In cartellone, ovviamente un bel po' di workshop con le voci e gli speaker più noti, da Emanuela Falcetti a Gianluca Nicoletti, Giuseppe Cruciani, Linus e Nicola Savino, Pif, Daniele Bossari, Giorgio Zanchini, Vladimir Luxuria e tanti altri. In più ci saranno i concerti, o meglio piccoli showcase che diventano occasioni uniche per ascoltare artisti come Stefano Bollani (oggi alle 17 e alle 22) oppure Perturbazione con Andrea Mirò (domani alle 15).
In poche parole, una tre giorni che diventa un crocevia fondamentale del futuro radiofonico.
Commenti
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.