Radiogiornale

In fondo la radio non è soltanto intrattenimento e news. C'è anche un aspetto che è altrettanto importante anche se all'apparenza secondario e/o sottovalutato: la riflessione. Radio Vaticana diretta da Luca Collodi dall'inizio del mese si è inventata un piccolo «format» che ha un grande significato: Il Vangelo dentro. Nella rubrica, che dura sei minuti ed è curata da Davide Dionisi, undici detenuti della Sezione Penale di Rebibbia leggono a turno il Vangelo del giorno e il suo commento. Un programma di sei minuti circa, ripetuto molte volte durante la giornata (9.50, 12.15, 16.45, 19.30, mentre nei festivi alle 9.54, 12.16 e 19.35 in tutta Italia sul canale tv 733 e sulla radio digitale Dab). Al di là delle parole del Santo Padre («Affinché la pena sia feconda, eve avere un orizzonte di speranza, altrimenti resta rinchiusa in se stessa»), bisogna sottolineare il valore sociale de Il Vangelo dentro. È un modo per illuminare i detenuti con un'altra luce, che è parallela ma non sovrapponibile al loro ruolo dentro il carcere: sono prigionieri ma anche persone che vivono, evolvono, eventualmente si pentono, crescono in un determinato periodo di tempo per poi riaffrontare la libertà. E durante la detenzione sono ancora più esposti.

Nelle voci dei detenuti c'è quindi l'emozione di affrontare una lettura in pubblico ma anche il pudore di confrontarsi con righe così alte come quelle del Vangelo e così profonde come il commento che le segue. Al di là dei possibili qualunquismi, è un momento di radio intensa e focalizzata che aiuta anche il singolo ascoltatore.

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