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Zanchini spiega bene la nuova fase della radio

Zanchini spiega bene la nuova fase della radio

Bastano poche frasi per ritrovarsi d'accordo con le tesi de La radio nella rete - La conversazione e l'arte dell'ascolto nel tempo della disattenzione di Giorgio Zanchini (Donzelli Editore - 167 pagine, 19 euro). «La radio gode di ottima salute (...). E questo accade soprattutto perché la radio è coerente con l'innovazione tecnologica, è al passo con la trasformazione, usi e consumi radiofonici mutano di continuo e pedinano i cambiamenti». Zanchini è un conduttore radiofonico di grande esperienza e la sua voce, oltre che la sua eleganza, sono ben noti agli ascoltatori di Radio Anch'io, il talk show di politica e attualità di Radio1. La sua è quindi un' analisi «dal di dentro» ma senza l'autoreferenzialità tipica di tanti speaker o presunti tali. Siamo nell'epoca della distrazione e della disattenzione («Non a caso è entrata nel nostro lessico l'espressione economia dell'attenzione») e La radio nella rete fa il punto della situazione dopo la rivoluzione del web che ha modificato tanti equilibri creando un radiouniverso sostanzialmente impensabile fino a pochi anni fa. Quindi esaminando le «regole della conduzione radiofonica» e quali sono i «generi e modelli» che funzionano, Zanchini arriva a porsi la domanda delle domande: «Che spazio c'è oggi per la radio di contenuto, per l'ascolto serio?».

La risposta è complessa e naturalmente piena di distinguo e approfondimenti perché «i pubblici sono articolati». Però la chiave decisiva è quella di continuare a garantire i contenuti, conservandosi «liberi rispetto alla macchina». Una strada che è obbligatorio seguire sempre.

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