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Poi molto compassato annuncia: «Adesso ascoltiamo la scheda della prima destinazione, l'Uganda...». Quando parla a Safar (sabato e domenica su Radio2 dalle 11.30) Costantino della Gherardesca sembra uno speaker dell'Istituto Luce in versione riveduta e scorretta. Il suo programma ha l'obiettivo di raccontare eventuali destinazioni per viaggi e vacanze. Un format che parla di viaggi è assai difficile da realizzare in radio perché la mancanza del video deve essere compensata da idee, creatività, guizzi. In questo caso non ce n'è neppure l'ombra. Oltre a essere un ideale supporto al programma di Raidue Le spose di Costantino (con ospitate telefoniche di alcune delle «spose» come Valeria Marini), Safar sembra più che altro un incrocio tra Google Maps e Booking.com, senza aggiungere né enfasi né magia al racconto. Al di là degli inevitabili limiti di un programma «passeggero», a deludere è proprio Costantino della Gherardesca che non riesce ad andare oltre alla ripetitività dei suoi «pazzeschissimo» e, nella dimensione radiofonica, perde quasi tutta la sua forza comunicativa. Ad esempio quando ha chiesto alla travel blogger Farah Mesiti se a Valencia si fosse «alcolizzata» il Costa sembrava la parodia di un deejay di provincia.

In sostanza un programma privo di emozioni come una scheda di Wikipedia. A salvarlo però c'è la selezione musicale che, coraggiosamente, si distacca dalla playlist di rete e propone brani magari di nicchia, ma molto raffinati e frutto di una accurata ricerca. Però è l'unica nota positiva.

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