La radio è senza dubbio efficacissima per spiegare le campagne elettorali. È in contatto minuto per minuto con gli ascoltatori/elettori e può informare praticamente in tempo reale. Si può obiettare che anche il web può farlo. Vero. Ma sicuramente non ha (ancora) la stessa autorevole competenza della radio, specialmente quando si tratta di programmi come Vista Parlamento che parte oggi su Radio1 con Carlo Albertazzi (nella foto) alla conduzione. Ogni giorno dal lunedì al venerdì poco dopo le 15, Vista Parlamento informerà per mezz'ora sulle vicende che ci accompagnano alle elezioni del 25 settembre (scadenze, polemiche, retroscena, manovre dei partiti ecc.). È un compito complicatissimo, si sa. E lo è a maggior ragione oggi durante una delle campagne elettorali più confuse degli ultimi decenni. Carlo Albertazzi ospiterà giornalisti, osservatori e politici anche legati ad altri periodi e ad altre questioni elettorali perché, giustamente, Vista Parlamento racconterà anche ciò che è accaduto nel corso di altre campagne. Una sorta di confronto tra epoche che è interessante per capire meglio il passato e, forse, anche il presente. Tra l'altro, come segnala il comunicato di presentazione del programma, le uniche altre elezioni italiane che si siano svolte in autunno sono state quelle del 1919... E quindi Vista Parlamento correrà su questo binario parallelo in un confronto che sulla carta sembra vincente in una fase come questa nella quale social e web impongono a quasi tutti di «dimenticare» il passato per concentrarsi solo su di un presente ultra frammentato.
Forse per questo il programma potrebbe «aprire» agli ascoltatori più giovani che spesso ricevono input politici da calciatori o cantanti ma non vengono quasi mai considerati come «utenti» di una campagna elettorale. Radio 1 sa parlare anche a loro e lo ha dimostrato.
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