Red Ronnie in difesa di Matteo Salvini: "Perché questo accanimento?"

Red Ronnie attacca le sardine senza risparmiare frecciate velenose a una certa stampa

Red Ronnie in difesa di Matteo Salvini: "Perché questo accanimento?"

Red Ronnie è tornato a parlare dopo le polemiche e ha raccontato il suo rapporto con la politica, in questo periodo piuttosto movimentato. È stato un intervento che si è resa necessaria dopo le dichiarazioni del conduttore di qualche settimana fa, che hanno destato molto clamore. Parla dal palco della manifestazione Natale in strada, sonata siciliana, allestito davanti alla scenografica facciata del Palazzo Reale di Palermo.

È tornato a parlare della canzone Bella Ciao, l'inno dei partigiani che da qualche anno è stato sdoganato ed è diventato famoso nel mondo per la serie La casa di carta. Il riferimento di Red Ronnie è alla canzone intonata dai vertici socialisti alla Commissione Europea, come si vede da un video pubblicato da Paolo Gentiloni. "Quando vedo al Parlamento europeo cantare 'Bella Ciao, una mattina mi son svegliato e ho trovato l'invasor', lo trovo un ossimoro, perché in questo momento l'Italia è invasa dalle leggi della Comunità europea che non sono certo pro Italia", contesta Red Ronnie in piena polemica con la politica europea. Considera ugualmente un ossimoro l'orientamento di pensiero delle Sardine, nate contro Matteo Salvini, così come "Non ha senso cantare 'Bella Ciao' per contestare Matteo Salvini, semmai Salvini combatte le nuove invasioni", per citare le parole di Red Ronnie nell'intervista a La Verità di qualche settimana fa. Il conduttore ricorda che Mattia Santori, uno dei capi-popolo del movimento, "lavorava per Prodi e la Cgil organizzava i pullman per Roma e poi si sono inventati il crowdfunding." Per Red Ronnie, contro Matteo Salvini è in atto un accanimento: "Perché questo accanimento? Io sono uno che va a difesa del debole, quando è attaccato."

A proposito dell'immigrazione, Red Ronnie si dissocia dall'idea che siano gli extracomunitari a invadere il nostro Paese e ricorda di quando portò un immigrato a cantare al Roxie Bar, il suo locale storico: "Un cantante africano su Lampedusa che alla fine dice: 'Io non parto, voglio rimanere e costruire la mia Africa'. È chiaro che dietro l'immigrazione di massa e il casino della Libia ci sono multinazionali economiche." Secondo il conduttore, tra le migliaia di immigrati che arrivano ogni anno nel nostro Paese non ci sono solo brave persone ma a queste sono mescolati esponenti della mafia, "bambini che vengono usati per l'espianto di organi e le ragazze avviate alla prostituzione."

Durante il lunghissimo intervento, Red Ronnie ricorda di quando partì in Africa con Letizia Moratti per verificare che le risorse economiche devolute dal comune di Milano fossero ben investite. Il viaggio fu totalmente a carico dell'ex sindaco della metropoli lombarda, che partì con il suo aereo privato: "Questo nessuno lo ha scritto. Certo, si parlava solo di Pisapia... Perché la stampa italiana è di sinistra, diciamolo."

Si difende, poi, dalle accuse di sovranismo mosse da una certa parte di opinione pubblica in base ad alcune dichiarazioni rilasciate nel tempo: "Ma cosa è il sovranismo? Era sovranista Craxi quando ha rivendicato la sovranità per giudicare un terrorista che gli Stati Uniti voleva estradare? Non abbiamo potuto giudicare i piloti americani che hanno tranciato un cavo uccidendo anche delle persone. È sovranismo questo? L'alternativa al sovranismo qual è? Io difendo la nazione." Red Ronnie rivendica tutte le sue scelte, affermando di essere l'unico a dare voce a chi non ne ha fin dal 1980, soprattutto i giovani, che nel suo locale trovano spazio e modo per potersi esprimere. E tra i tanti, Red Ronnie rivendica di aver sostenuto con passione Vincenzo Muccioli, fondatore di San Patrignano.

Sulle prossime elezioni in Emilia Romagna, Red Ronnie auspica che ci sia un cambiamento radicale, di qualunque tipo: "Qualsiasi tsunami in un mondo di merda è salutare." Da qualche tempo il conduttore ha deciso di esporsi pubblicamente anche su temi di forte attualità e non teme le critiche che gli possono arrivare per le sue idee: "Non vado avanti per consensi.

Non ho soldi, ho debiti. Noi tutti abbiamo una missione e dobbiamo andare avanti incuranti delle tempeste." Chi cerca i consensi, secondo lui, sono gli artisti di oggi che non perdono occasione per scattare un selfie con il pubblico.

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