Il regalo del governo a La7: grandi ascolti

I primi beneficiari del reddito di cittadinanza sono i lavoratori de La7. Di Maio, Salvini e compagnia ogni giorno ne sparano una più grossa dell'altra dando così tanto materiale a tg, talk e programmi di informazione da far andare a gonfie vele tutte le trasmissioni della tv di Cairo. E un aumento degli ascolti, si sa, si traduce in più pubblicità e quindi in più soldi (che poi arrivino nelle tasche dei dipendenti e giornalisti della rete, è un altro discorso). Comunque, i dibattiti, le polemiche, le accuse, le contro-accuse che si scatenano ogni volta che i ministri di questo governo aprono bocca, si traducono in incremento del numero di spettatori per il canale che ha fatto dell'informazione la sua missione principale. Pensate che nel mese di settembre La7 ha registrato il miglior risultato in termini di ascolti degli ultimi sette anni. Nell'intera giornata infatti raggiunge uno share complessivo del 3,52% (+26% rispetto a settembre 2017) e del 4,51% in prime time. Un dato ancora più significativo se si prende l'ultima settimana (23-29 settembre) dove La7 è al sesto posto tra le reti nazionali nel totale giornata con il 3,84% e al quinto posto in prime time con il 5%. In crescita gli ascolti dei tg e di tutti i programmi, del mattino, del pomeriggio e, soprattutto, della sera, occupata interamente da talk di approfondimento.

Otto e mezzo, diMartedì, Piazza pulita, Non è L'arena viaggiano su cifre del sei-sette-otto per cento. E non è finita qui: nel tentativo pressoché impossibile di decifrare le scelte governative, quelli de La7 diventeranno ricchi. Altro che reddito di cittadinanza...

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