Riki, subito un altro disco con "il mio lato dark"

Che Riki avesse le idee chiare si è capito ben prima della finale dell'ultimo Amici (dove ha vinto la categoria «Canto»). E non è un caso che finora il suo primo disco Perdo le parole sia il più venduto dell'anno. Riki Marcuzzo non è il solito bel ragazzo preconfezionato, è proprio uno che ha il carattere e la sfrontatezza giuste per portare fino in fondo le proprie idee anche se sono irrituali.

Ad esempio adesso esce quasi a sorpresa il suo secondo disco nel giro di pochi mesi, una scelta quantomeno irrituale per chi ha raggiunto già la certificazione di triplo platino. E le dodici tracce di Mania sono tutt'altro che raffazzonate alla bell'e meglio, anzi. Ci sono brani come In equilibrio che hanno un'irruenza cupa eppure trascinante e altri, come Vendicativa, nei quali la voce segue una linea emotiva spontanea e convincente. In fondo tutti i brani sono stati scritti proprio da questo venticinquenne nato alla periferia di Milano e, grazie alla produzione di Francesco Facchinetti per Newcomgmt, non rimangono imprigionati nello sbrigativo formalismo pop di tante produzioni degli ultimi anni.

«Il mio più grande nemico sono le pressioni che mi faccio da solo, le attese, la voglia di essere sempre meglio». D'altronde, sarebbe peggio se si facesse condizionare da ciò che gli gira intorno, visto che il giro di presentazione del primo disco ha raggiunto oltre centomila persone, con una partecipazione entusiasta come in poche altre occasioni: «Mi battevano persino sui vetri dell'auto, voglio ringraziare davvero il calore di chi mi ha seguito», spiega lui negli uffici della Sony.

Ora, a bordo del suo pop mai stereotipato, dall'Alcatraz di Milano il 15 novembre Riki riparte per un altro giro «in store» e poi ritorna dal vivo con uno dei tour con il più alto tasso di «raddoppio».

Spieghiamoci: in tante città, i biglietti della prima data sono finiti così in fretta che è stato necessario aggiungere un altro concerto, come ad esempio a Brescia, Firenze, Mantova e Venaria. Invece a Milano, il terzo concerto all'Alcatraz non è stato sufficiente a soddisfare le richieste e quindi è stato spostato al Forum il 12 aprile. Niente male, insomma.