"La separazione con Vittorio Cecchi Gori è stata terribile, come se un camion mi passasse sopra e facesse avanti e indietro". Così comincia il suo racconto Rita Rusic ospite di Eleonora Daniele a Storie Italiane. un racconto che ripercorre la vita di questa splendida donna, che per anni è stata (ma si mormora che tornerà ad esserlo) una delle più importanti produttrici di film insieme all’ex marito Vittorio Cecchi Gori.
Una leonessa che difende i suoi figli e che li ama proprio come fa una donna italiana, cosa che lei si sente essendo venuta molto piccola nel nostro paese. La sua infanzia difficile e dura in un campo profughi a Capua, dove tutta la famiglia viveva in una sola stanza circondata dal filo spinato. I bambini, lei compresa, gli unici giochi che facevano erano quelli di raccogliere e contare le cicche da terra.
Ma, nonostante la durezza dei racconti, lei appare serena, anche quando ricorda una bambina di tre anni che il papà picchiava in continuazione ed era sempre piena di lividi, e quella volta che per proteggerla la chiuse in casa con lei e il padre tentò di buttare giù la porta. “Mi venne 41 di febbre per la paura”, racconta ad Eleonora Daniele.
Poi il tenerissimo ricordo di suo padre, "Un artista che ora non c’è più" e il grande amore per la mamma che tutt’ora è una persona fondamentale nella sua vita: “Una donna che pensa che dietro una porta si nasconda sempre una sorpresa”, dice. Un grande, grandissimo amore per la sua famiglia, come quello per la sorella di pochi anni più grande di lei, con cui ha un rapporto talmente stretto da considerarla quasi una gemella.
E poi Vittorio, con cui ora si è riappacificata dopo il periodo di malattia che lo aveva colpito e da cui oggi è uscito più rafforzato che mai. “Ci sentiamo tutti i giorni, anche se poi va preso a piccole dosi perché io e lui abbiamo due caratteri diversi. Io gli dico sempre Vittorio, devi prendere la vita con più leggerezza”.
Ma ce n’è anche per gli haters che la attaccano che sono per la maggior parte di sesso femminile, “Dovrebbe esserci più solidarietà tra le donne”. Una solidarietà, ma sopratutto un ringraziamento è invece quello che il regista Vincenzo Salemme le ha mandato con un videomessaggio perché è grazie a Rita Rusic che è diventato famoso e ha avuto la possibilità di fare il suo primo e secondo film.
Ma è con il suo grande amico Angelo Perrone, press agent famoso che si arriva alla lacrime, quando lui ricordando il loro rapporto si commuove perchè insieme hanno passato periodi belli e brutti e alla fine sono sempre uniti. “Angelo è come fosse il mio fratellino - dice Rita - lui c’è sempre stato, solo che ultimamente ci stiamo sempre commuovendo, forse stiamo invecchiando”.
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