Cosa è successo davvero dietro le quinte di Sanremo prima dell'esibizione di Morgan e Bugo? Le informazioni sono discordanti e divergenti. Finora, l'unica versione fornita alla stampa e ai media è stata quella di alcuni testimoni, che hanno parlato di una rissa dietro le quinte. Tuttavia, Morgan ha pubblicato un video sul suo profilo Instagram con il quale ha voluto smentire questa versione, dandone un'altra completamente diversa.
Nella breve clip che Morgan ha condiviso sui social, l'artista è in compagnia di Gianna Nannini, che ieri in tarda nottata è stata ospite sul palco di Sanremo. L'esibizione della cantante toscana era in scaletta poco prima di quella di Morgan e così i due hanno avuto modo di incrociarsi e di esibirsi in un duetto estemporaneo sulle note di Sergio Endrigo, autore della canzone portata sul palco giovedì da Morgan e Bugo. "Ecco cosa stavo facendo tre minuti prima di andare in scena nella spontaneità con un'artista vera condividendo l'amore per sergio Endrigo. Lunga vita a Endrigo e Bardotti!", scrive Morgan nel suo post.
Nella clip si vedono Morgan e Gianna Nannini che cantano un pezzo e che si divertono, il clima è ben lontano da quello di tensione descritto dai testimoni che parlano di una rissa dietro le quinte pochi minuti prima dell'ingresso in scena. Tuttavia, le tempistiche possono essere altre e la clip di Morgan potrebbe essere stata registrata prima di quanto raccontato dai testimoni. Che i nervi però fossero tesi, almeno in Bugo, è stato chiaro fin dall'ingresso sul palco del cantautore novarese, che si è attardato sulle scale e non è sceso in contemporanea con Morgan. Tra i due non c'è mai stato uno scambio di sguardi o un gesto di intesa durante il periodo (breve) che hanno trascorso insieme sul palco.
Da quando Bugo ha lasciato il palco, le loro strade si sono divise per non incrociarsi mai più. I due non si sono né visti e nemmeno sentiti in quasi 24 ore e anche la conferenza congiunta che si sarebbe dovuta tenere nel pomeriggio è stata presenziata solo da Bugo. Stando alle parole del cantautore, Morgan sarebbe arrivato all'Ariston poco prima dell'esibizione e i due si sarebbero incrociati solamente una volta giunti sulla scala che porta al palco. È lì che Morgan avrebbe iniziato a insultare Bugo, chiamando in causa la madre, il figlio e la moglie, senza che lui avesse mai una reazione, proprio per preservare i nervi per l'esibizione. Ma dov'è la verità?
Quasi in contemporanea con la conferenza di Bugo, anche Morgan ha parlato con la stampa per raccontare la sua verità. Non ha risparmiato nessuno ma, ovviamente, le parole più forti le ha riservate proprio a Bugo: "Sono stato violentato per settimane. Bugo per il Festival avrebbe venduto anche sua madre, era la sua ultima chance. Fa brutta figura ogni volta che apre bocca, poverino." Secondo Morgan, il risultato pessimo della perfomance di giovedì deriva dal'incapacità di Bugo di reggere il palco insieme a lui: "Ha stuprato la canzone di Endrigo, l'ha completamente devastata, non mi venite a dire che poteva farla." Morgan ha dichiarato di essere andato a Sanremo per dimostrare gratitudine nei confronti di Bugo, una delle persone che gli è stato vicino nel suo momento più buio, ma questo suo gesto ha trasformato il tutto in un incubo, portandolo alla perdita di un amico. In risposta a quanto riferito pochi minuti prima d Bugo, le parole rivolte al cantautore novarese non sono insulti a detta di Morgan: "Ma sai che vuol dire 'te e tua madre' o 'figlio di puttana'? Non che stai dando della meretrice alla madre, è un'incazzatura. È l'espressione di una arrabbiatura, è un'emozione. Non so manco chi sono la madre e la moglie. Forse perché sono milanese ma non è che quando i romani dicono li mortacci tua sto insultando il tuo bisnonno."
L'incubo di cui parla Morgan pare sia iniziato alsuo arrivo a Sanremo: "Da quando sono arrivato a Sanremo mi hanno fatto mobbing. Sono arrivati a togliermi la camera d'albergo. Non davano i pass al mio staff." Morgan attribuisce la colpa di tutto al produttore di Bugo: sarebbe lui la causa della lite con il cantautore e della rottura che si è consumata sul palco. "Il regolamento dice che se io vado via Bugo può continuare da solo. Loro puntavano a quello. La causa di tutto è il produttore di Bugo, e la sua casa discografica che è un'associazione a delinquere", dice senza mezzi termini Morgan, che poi continua: "Non mi facevano fare mai le prove, sono arrivato che non avevo mai provato. Bugo si è fatto giostrare da un'associazione a delinquere che ha ascendente sulla Rai, e Amadeus non sapeva niente. Ringrazio Amadeus che è un grande professionista, lo chiamavo in continuazione per spiegargli la situazione." Il manager a cui fa riferimento Morgan è Valerio Soave, che stando ai racconti dell'artista gli avrebbe addirittura alzato le mani: "È Valerio Soave il responsabile della rottura tra me e Bugo: non è un bravo manager uno che rovina il sogno della sua vita. Nei messaggi scrivevo a Bugo 'Allontanati da lui'. Scrivevo anche alla Rai. Poi dicevo a Bugo 'Mi stanno facendo mobbing', ma lui continuava a dirmi 'Che dici? Dobbiamo divertirci'." Dietro il fantomatico sabotaggio a Morgan, quindi, ci sarebbe proprio Valerio Soave: "Secondo Soave, per far emergere Bugo, Morgan doveva andare via, ma non ci è riuscito. Alla prima riunione mi ha messo le mani addosso, che sono dovuto scappare."
Nelle scorse ore, la casa discografica di Bugo ha dichiarato che Morgan avrebbe chiesto dei soldi per andare a Sanremo ma a questo il cantante ha voluto replicare con fermezza: "Arrivato a Sanremo ho cominciato a subire mobbing, e allora ho chiesto al mio manager di fare un contratto. Perché io sono venuto qui a fare un favore a Bugo, che senza di me non avrebbe partecipato al Festival, e mi devo pagare anche tutto da solo? E neanche mi pagano? Mi sono dovuto perfino affittare le tastiere da solo."
Non è mancata da parte di Morgan una polemica sugli arrangiamenti del brano di Sergio Endrigo, forse il punto zero dal quale è nata la scintilla che ha scoperchiato il vaso di Pandora. "Negli arrangiamenti per la cover avevo messo un Si e un Do contemporaneamente: si faceva già nel '700. Allora uno dell'orchestra mi ha detto che secondo lui era sbagliato. Ma è come se tu dicessi a Modigliani 'non puoi fare i colli così lunghi'.
È che oggi c'è ignoranza, avrebbero dovuto dirmi 'grazie che ci fai suonare veramente, non come la Pausini che ci fa fare una nota ogni quarto d'ora'. " E a chi gli chiede se si è pentito di quel che ha fatto e di tutto quello che ne è scaturito, Morgan risponde sicuro: "Non mi sono pentito, lo rifarei."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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