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Scarlett Johansson: "Mi consideravano un oggetto"

La diva di Hollywood ha raccontato i suoi esordi nel mondo del cinema, svelando di essersi sentita costretta in ruoli ipersessuali per molti anni

Scarlett Johansson: "Mi consideravano un oggetto"

Sono passati quasi trent'anni dall'esordio di Scarlett Johansson nel mondo cinematografico. Da "Genitori cercasi" e "Mamma ho preso il morbillo", l'attrice ha collezionato una serie infinita di ruoli da protagonista che, dal 1994 a oggi, l'hanno resa una delle dive più apprezzate e richieste di Hollywood. Guardando indietro, però, l'attrice non nasconde di avere attraversato momenti difficili, nei quali ha pensato di non riuscire a emergere per quello che realmente era, ingabbiata in ruoli che ne mettevano in evidenza solo la sua fisicità.

"Nella mia carriera sono stata considerata un oggetto e imprigionata in una determinata immagine. Mi sentivo come se non stessi ricevendo offerte di lavoro coerenti con ciò che volevo davvero fare", ha dichiarato Scarlett Johansson nel corso del 500esimo episodio del podcast "Armchair Expert". Essere incasellata in ruoli ipersessuali, così li ha definiti la diva di Hollywood, ha pesato molto sulla sua gavetta e, benché fosse consapevole che sarebbe stata solo una questione di tempo, ha dichiarato che "è stato spaventoso in quel momento".

Tanto da indurla a pensare che la sua carriera non sarebbe mai decollata: "Sono stata iper sessualizzata ed ero convinta la mia carriera non potesse andare oltre. La cosa in qualche modo ha smesso di essere qualcosa di desiderabile ed è diventata qualcosa contro la quale stavo combattendo". L'attrice ha rivelato di essere sempre stata considerata più grande della sua età sia dalle persone vicino a lei sia dai registi, che le affidavano ruoli di personaggi femminili più maturi. Una decisione che l'ha fatta finire in filone ben delineato dove la sua sessualità era in rilievo, anche se lei non si è mai sentita così: "E pensare che il sesso non è mai stato una parte enorme della mia vera personalità".

Una sorte che non sembra essere toccata ai giovani attori di oggi che, secondo Scarlett Johansson, godono dei benefici di una nuova era cinematografica dove inclusione e politically correct dominano: "Oggi è tutto molto diverso. I miei colleghi e le mie colleghe oggi possono fare tante cose diverse. È l'alba di una nuova era, oggi fortunatamente non è più permesso classificare gli attori come si faceva prima".

Un cambiamento che lei sembra sposare in pieno anche da produttrice, in Black Widow, uscito lo scorso anno.

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