Sanremo 2018

Il sex symbol? Quest'anno è Favino

Altro che "farfalline" e femme fatale. Un uomo ha scaldato l'Ariston

Il sex symbol? Quest'anno è Favino

Chi glielo doveva dire? Nelle strade di Candela il «uagliò» giocava con una scatolina di latta, in tivvù guardava Happy Days, era questo il suo festival quotidiano, nella terra di Puglia dei suoi genitori e di quel parentame sterminato di cugini vari e zii, che lo stanno aspettando per la festa di paese e la nostalgia di infanzia. Oggi, il «giovane» come si usa dire in Puglia, è diventato l'idolo delle signore di mezza età, dette, in inglese non traducibile per rispetto delle stesse, milf.

Pier Francesco Favino si scopre sex symbol, non c'è Garko che tenga, bello senz'anima ma sotto il vestito niente. Favino non esibisce la farfallina dell'argentina Rodriguez ma attizza, nulla ha del bell'uomo, fascinoso e affascinante, la barba maschera la bazza evidente, il «naso triste come una salita e quegli occhi allegri da italiano in gita» gli sono serviti per interpretare Bartali l'intramontabile e con quella stessa faccia, anche da duro, ha giocato il ruolo del Libanese in Romanzo Criminale di Michele Placido, dàuno come lui.

Ma questi sono i timbri sul suo passaporto, tra cinema e teatro, poi, il festival ha offerto altra storia, se Sanremo è Sanremo, Favino è Favino, improvviso sogno non soltanto di Anna, Greta e Lea, moglie e figlie sue, ma di mezzo Ariston ingioiellato e del resto femminile, sparso davanti ai televisori.

Sarà stato l'inquietante despacito con la Michelle svizzera, sarà stata la sua voce impostata, sarà stato quella sua perfetta pronuncia inglese, a differenza di cento altri balbettii alla Totò di figure apparse sul palcoscenico sanremese, compresi i conduttori impacciati da Bonolis a Conti, da Ventura alla Clerici, sarà stato questo o altro, il totale lo ha portato a indossare un abito, non quello bizzarro di scena, che non faceva parte del suo copione immaginato.

E se l'è goduta, ha superato l'esame-Baglioni, ora deve decidere se continuare nella commedia imprevista dell'uomo che non deve chiedere mai oppure, come presumo, tornare ai ruoli di sempre, compresi giorni belli di quella scatoletta, nelle strade di Candela, in compagnia della chitarra del suo amico Ido, a cantare le canzoni di Sanremo, indossando il giubbotto di Fonzie, come ha fatto ieri in sala stampa.

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