Quasi ci siamo. Dopo settimane di ascolti e provini, il cast dei big al Festival prossimo venturo è lì lì per essere chiuso. Quattordici cantanti. Due brani a testa (come nella scorsa edizione). E qualche sfida all'orizzonte. Per carità, sono solo indiscrezioni, perché l'elenco completo sarà diffuso soltanto il 18 dicembre e il team di Mauro Pagani, il deus ex machina della musica sanremese, è ancora al lavoro. Ma è pressoché certo che stavolta Sanremo accetti la sfida del rap, il linguaggio musicale che negli ultimi due anni ha illuminato più di tutti la classifica italiana. Già l'anno scorso il talentuoso Nesli era stato assai vicino a entrare nella rosa definitiva e qualche pensiero, dicono, lo aveva fatto pure Emis Killa. Ma poi nulla. Invece per questa edizione ci sarebbero due nomi molto vicini a finire tra i quattordici: Mondo Marcio che da qualche tempo si è perso di vista, e Clementino, autentico talento forse troppo sottovalutato. Se arrivassero in gara, sarebbe un segnale importante nella storia del Festival. E si giocherebbero la vittoria con il parterre du roi del pop italiano. Ad esempio Francesco Renga, molto quotato dalle voci di corridoio, e Francesco Sarcina, che ha messo tra parentesi le Vibrazioni per fare qualche esperimento da solista (con i singoli Tutta la notte e Odio le stelle sta andando molto forte in radio). Oppure Arisa (sarebbe protagonista) e Noemi che raggiungerebbe quota tre festival in quattro anni. A loro idealmente si affianca Giusy Ferreri, la prima grande rivelazione di X Factor che ha già partecipato (deludendo qualcuno) al Festival 2011. Da allora ha un po' traballato. Chi invece è una garanzia assoluta e potrebbe farsi rivedere è Ron, che ha debuttato all'Ariston ben quarantatre anni fa conservando poi molto alto il profilo autorale: anche lui è ricorrente nelle indiscrezioni, assai più di Edoardo Bennato o Fabio Concato, altri dati per possibili. E se la cosiddetta «quota talent» sarebbe ridotta (qualcuno punta sul vincitore di XFactor, qualcun altro sulla vincitrice di The Voice, Elhaida Dani) potrebbero cambiare categoria Antonio Maggio, vincitore dei Giovani, o forse Renzo Rubino, rivelazione e premio della Critica nell'ultima edizione. Sono voci che si rincorrono. Come quelle che riguardano Nek o Dolcenera o Mario Biondi. Più incertezza intorno alle band, anche se si parla con insistenza dei Perturbazione, che hanno una lunga carriera e si sono concessi qualche variazione sul tema, allestendo spettacoli teatrali come Le città viste dal basso, al quale hanno partecipato tra gli altri Mauro Ermanno Giovanardi, Francesco Bianconi e Syria. Ma, a metà tra band e solisti, in gara quest'anno potrebbero esserci una coppia e un trio nati per l'occasione. Pare infatti che Alex Britti (autore di Bene così, uno dei dischi più belli dell'anno) potrebbe arrivare all'Ariston con Bianca Atzei, rivelazione quest'estate con La paura che ho di perderti. E ci sono molte attese per un trio sorprendente, tre amici che si riunirebbero apposta per il Festival e garantirebbero qualità altissima: Max Gazzè, Daniele Silvestri e Niccolò Fabi. È tutto da definire ma sarebbe un colpaccio. Vedremo.
Intanto si delineano gli ospiti di un'edizione che celebrerà i sessant'anni della tv pubblica chez Fazio e Littizzetto. Sicura Raffaella Carrà, forse Renzo Arbore, attesa per Alicia Keys che potrebbe (anche) duettare con Giorgia in I will pray. Si deciderà a giorni. Il totosanremo, dopotutto, è appena iniziato.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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