Se non fossi diventato uno scrittore avrei voluto essere un mago. Tipo Silvan, che era il mio mito già quando avevo sette anni. Ma non mi è mai riuscito neppure mezzo trucco. Poi c'erano Tony Binarelli, Alexander, ma non erano Silvan, Silvan è il numero uno. È anche un modo di dire, quando dici a qualcuno «Ma chi sei, Silvan?». Non diresti mai: «Ma chi sei, Binarelli?».
Oggi la magia è cambiata, ci sono giovani youtuber come Jack Nobile (o meglio Giacomo Nobile), e sarebbero i Silvan di oggi. Jack Nobile, che ha ventitré anni e di cui non mi perdo un video, e sapete cosa? Decido di chiamarlo al telefono, e mica facile, anche questa una magia. Ci riesco dopo essere passato da una serie di agenti, se non l'avessi amato come lo amo ci avrei rinunciato, perché questi youtuber, sinceramente, se la tirano troppo. Cioè, io sono Massimiliano Parente e per parlare con te devo passare per dieci filtri?
E è la prima cosa che gli dico, «non te la tiri troppo?». «Io no, è colpa della mia agenzia», dice lui. «Io giusto perché ti adoro, sennò ti avrei già mandato affanculo» butto lì, e intanto non è che, nel frattempo, io abbia chiamato lui, mi hanno messo in collegamento attraverso un altro numero, come fossi un groupie da tenere lontano. Ma chi ti credi di essere, penso. Però è Jack Nobile, e io sono un suo fan. Il suo vero è nome è Giacomo, come Leopardi, come Jack Leopardi.
«Quanto è stato importante Youtube per la tua carriera?» gli chiedo. «Youtube è stato fondamentale», dice Jack, in realtà gentilissimo, «ma le due cose sono nate insieme: la passione per la magia e quella per Youtube». «Quindi hai avuto subito successo?» domando. «Non subito» dice Jack, «all'inizio i maghi anziani mi insultavano, perché facevo i tutorial sui trucchi». «Cioè li spiegavi?». «No, un conto è svelare, un conto insegnare».
Tenete conto che Jack Nobile ha settecentomila follower su Youtube, è una star. Io come scrittore sono arrivato a diecimila copie vendute. Per carità, probabilmente perfino Proust oggi ha meno fan di Jack. Jack è bravissimo, simpaticissimo, e prende una fascia d'età tra i diciassette e i ventiquattro anni, ma c'è pure mia figlia sua fan, che ne ha sette, e io, che ne ho quarantotto, quindi il range dell'età è molto più ampio.
Quello che ho capito da Jack è che in Italia i maghi, a parte le apparizioni di Silvan sulla Rai, sono finiti con la televisione, e lui, Jack, o altri come il suo amico Hyde (specializzato in magie con il cubo di Rubik, fantastico) sono stati importanti per rilanciare la magia. E io gli credo, perché grazie a loro mi sono riavvicinato alla magia, e se ha avuto effetto su di me, annoiato di tutto, figuriamoci sugli altri. A volte cerco di rifare i trucchi, ma non mi riesce, ci vuole troppa abilità, quando provo mi sembra di avere il Parkinson e anche mia figlia scopre subito il trucco.
«Io sono cresciuto con Silvan, tu?» gli chiedo. Jack non esita un secondo: «David Copperfield e David Blaine, ma certo anche Silvan, un mito», dice. E aggiunge: «Comunque una volta ho incontrato Tamariz, grande mago, e gli ho chiesto cosa ne pensava di noi maghi youtuber, e lui ha detto che era contento, perché la magia deve continuare a essere trasmessa, con ogni mezzo».
Io e Jack stiamo un po' a parlare del più e del meno, e mi sorprende perfino in campo di gusti musicali, perché come me odia la trap e ama Michael Jackson. «Quelli che ascoltano la trap li manderei tutti a cagare», dice. Poi Jack mi spiega le mosse fondamentali della prestidigitazione con le carte: il break, il riffle, lo spread, il dribble. Se volete diventare maghi dovete allenarvi molto, perché anche per fare un break a me prende un crampo alla mano.
Ok, però pensate una cosa: per parlare con Jack Nobile sono dovuto passare attraverso un agente, e poi attraverso un altro agente, ci vuole la pazienza di un mago della pazienza, mentre per parlare con Silvan mi basta comporre il suo numero, e lui mi risponde subito. Sim Sala Bim e ti risponde proprio Silvan, Silvan in persona, con la sua voce suadente da Silvan, il suo fascino da Silvan, senza tanti intermediari. Silvan, una leggenda vivente che il 28 settembre con la sua compagnia composta da 8 persone, sarà al teatro Manzoni di Monza.
«Silvan, cosa ne pensi di Jack Nobile, e dei maghi youtuber in generale?» gli domando. «È molto bravo» dice Silvan. «Questi ragazzi stanno svolgendo un ruolo importante, però...». «Però?». «Però quello che conta è il teatro». Quando Silvan mi parla provo dei brividi lungo la schiena, e è come se stesse per sparirmi da un momento all'altro l'iPhone nella mano. «In che senso?» chiedo a Silvan.
«Prendi lo street magic, quello che fanno loro» dice Silvan. Anche Jack fa molto street magic. «Certo, fanno magia per la strada» gli dico. «È una moda americana, non mi riguarda» fa Silvan. «Cioè?» «Per me la magia è un'altra cosa. Per me la magia è il performer sul palcoscenico. Loro con le mani sono bravissimi, ma la magia è diversa, è un'altra cosa». «E cosa consiglieresti ai giovani?» domando a Silvan. «Di avere la consapevolezza di poter sviluppare il proprio talento artistico in teatro, non su Youtube».
«Ti puoi spiegare meglio?».
«Io non faccio il mago, il mago sono io» dice Silvan. Wow, mi viene da piangere. Quanto è figo Silvan.
A questo punto non resisto, non ce la faccio, e gli domando: «Senti, Silvan, mi riveli il trucco di quando metti la donna in una cassa e la spezzi in quattro?». «Adesso lo faccio in otto» dice Silvan. Cazzo, in otto. «E come fai?» gli chiedo. «Sai mantenere un segreto?» mi domanda Silvan. «Certo che sì» rispondo io emozionato. «Anch'io» dice lui, e poi «Ciao».
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