Cultura e Spettacoli

Silvia Salemi: "Da piccola ero muta, il canto mi ha ridato la voce"

La cantante, ospite della terza puntata di Questa è vita! su Tv2000, racconta la morte della sorella, la perdita della voce e la rinascita grazie alla fede

Silvia Salemi: "Da piccola ero muta, il canto mi ha ridato la voce"

Silvia Salemi ha ritrovato la voce grazie alla fede. Lo ha raccontato a Michele La Ginestra e Arianna Ciampoli nel corso della terza puntata di Questa è vita!, il programma in onda tutti i mercoledì alle 21.05 su Tv2000. “Nell’età in cui iniziavo a pronunciare i suoni più importanti, quelli della lallazione, all’anno e mezzo circa – ha rivelato la cantante – perdo mia sorella per una malattia. Era piccolissima, aveva solo 5 anni e mezzo. Questo trauma, questo piombare nel silenzio da parte della mia famiglia, mi ha zittito e mi ha fatto perdere il contatto con il mondo”.

La Salemi, che aveva già confessato questo particolare della sua vita che in pochi sapevano a Storie Italiane, ha ammesso che i suoi genitori, in quel particolare periodo, pensavano che non avesse la voce. Laura, sua sorella, aveva una leucemia, una malattia che le avevano riscontrato quando la madre era incinta di Silvia. I medici consigliarono alla famiglia di tenere la bambina perché era un miracolo: da allora Laura è stato il suo angelo.

Silvia Salemi: "Mia sorella mi ha fatto rinascere"

Dopo la morte di mia sorella – ha aggiunto – sono piombata nel silenzio, da cui sono uscita grazie al ritrovamento di un’audiocassetta che era nel cassetto di mia madre, con tutti i giocattoli di mia sorella. La riascoltavo e sentivo mia sorella che mi diceva che mi lasciava tutto perché andava da Gesù; io le rispondevo con i suoni dei bimbi. È stato in quel momento il mio cervello ha capito che potevo parlare”.

La consapevolezza di aver avuto una sorella – ha concluso la vincitrice del Premio Volare al Festival di Sanremo del 1997 con la hit A casa di Lucami ha fatto fibrillare, mi ha fatto rinascere qualcosa dentro. Mi chiudevo in uno stanzino al buio con un registratorino ed emettevo tutti piccoli suoni cercando di riprodurre quella vocina, con mia sorella come un angioletto appoggiato sulle spalle. Ho ricominciato piano piano e mi sono salvata da questo silenzio cantando.

Sono ripartita cantando”.

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