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È sorto un nuovo Sole in tv Dal web a divo del sabato sera

Ha iniziato con video su YouTube e ora conduce con Belén Tú sí que vales. Lo chiamano il "Fabio Volo 2.0". È già star dei social, gira spot e scrive libri

È sorto un nuovo Sole in tv Dal web a divo del sabato sera

Lo stato (delle cose) sono io. Non sarà il Re Sole ma è come se in agenda avesse già segnato la scadenza a medio termine. Francesco Sole è quel che si dice un fenomeno, nel senso etimologico del termine greco antico: un bel giorno è apparso e ha fatto spallucce a tutte quelle cose chiamate gavetta e curriculum. Catapultato da una veloce notorietà nell'universo 2.0 - su YouTube (primo video: «Come prendere bei voti senza studiare», 20mila visualizzazioni) e sui social network (un milione di amici su facebook) - alla meta che molti professionisti possono solo sognarsi: la prima serata del sabato su Canale 5 alla corte di Maria De Filippi, accanto alle curve di Belén, sotto il titolone nazionalpopolare del programma Tú sí que vales . Per arrivarci, la benzina nel motore se l'è messa lui, con un numero esagerato di ottani a base di ambizione ed entusiasmo, suo ma anche di altri. Perché in un amen, avendone intuito le potenzialità, è stato Francesco Facchinetti a farsi manager dell'astro in ascesa. «È un genio - dice Facchinetti -; io ho un solo talento: come un architetto, vedo un palazzo dove c'è uno spazio vuoto. Ho visto il suo video L'amore ai tempi di whatsapp e sono rimasto folgorato per la sua capacità di sintesi».

Il giovane Sole ricambia: «Francesco è pazzo, lui ed Eugenio Scotto mi hanno invitato ad andare a pescare in Toscana, per fare due chiacchiere. È cominciato tutto da lì». Conferma il talent-scout: «Quattro ore in auto in mezzo alla natura, tra andare e venire: uno spazio in cui conoscerci, nel quale lui mi ha dato le risposte giuste. Alla fine gli ho detto: io ti metto in un bazooka e ti sparo ovunque, sappilo». Lui ha accettato. E così, colui che è stato per molti anni il Facchinetti junior si è messo al fare il Francesco senior. Per lui.

In studio a Tú sí que vales , Maria se lo mangia con gli occhi, tutti sembrano sorridere compiaciuti ai commenti e alle battute che distilla, da casa molti giovani si dicono che, dopotutto, se c'è lui nello schermo la tv la si può anche guardare. Di fronte a questo successo, che Sole sembra poter reggere sulle spalle con naturalezza, il riflesso pavloviano è sempre quello: c'è chi si iscrive nei plaudenti e chi tra gli «haters», i denigratori martellanti in rete. Francesco Sole, vero nome Gabriele Dotti, 21 anni modenese, si definisce Youtuber «ma non è un vero Youtuber», dicono gli «haters»: soprattutto perché un Youtuber comincia sudando sette canottiere producendo filmati prima ignobili e poi sempre migliori, e non parte con telecamere, inquadrature e mezzi da superstar. Aggravante: si è concesso alla tv, che definisce per di più l'equivalente di «un corso universitario».

Comunque sia, il web gli è amico se nei soli primi quattro mesi di apertura del suo canale ha registrato migliaia di iscritti. La spiegazione la dà ancora Facchinetti: «Franci è un talento della sua generazione, cresciuto tra mille input mediatici, sa fare tutto: regia, sceneggiatura, recita, sta pensando a un romanzo». Con inusitata agilità e fortuna è diventato testimonial di alcuni spot commerciali (regia di Fausto Brizzi: e per questo c'è chi già lo vede, nel giro di un anno, al cinema, come attore e sceneggiatore), un bel giorno Maria De Filippi lo nomina via social network al tormentone dell'Ice Bucket Challenge (la secchiata d'acqua gelida a fini benefici che ha attraversato il pianeta qualche mese fa), il Festival della Filosofia della sua Modena lo inserisce tra gli invitati. «E pensare - si schermisce lui - che quando facevo il liceo classico andavo alle lezioni di filosofia in Piazza Grande, non ci capivo niente e al massimo cercavo di attaccare con le tipe».

Nemmeno da dire, un suo libro (per i tipi di Mondadori) è lì lì per uscire. C'è già chi lo definisce un «Fabio Volo 2.0»: altra generazione ma stessa volpina abilità nel fornire pillole di vita, un po' buoniste, che scrive su post-it, fotografa e infine posta sui social. Le perle del pensiero arriveranno col tempo, per ora i consigli sono: «Ricorda: devi dedicare più tempo alle persone giuste e più vaff... a quelle sbagliate», o l'illuminante «Ricorda: se c'è il sole non piove». Forse, un messaggio in codice. Uno dei due libri venturi di Sole sarà proprio una raccolta di 300 post-it, in uscita a Natale.

«E se il progetto del film si chiude - rivela Facchinetti - il patto è di andare a gennaio insieme a Berlino, in bici». Insomma il giovane, come si dice, intercetta. Le tendenze giovanili, innanzitutto. Ed è per questo che una che la sa lunga come Maria lo ha prelevato e lanciato sulla ribalta del sabato sera di Canale 5.

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