«Stanotte... in Rai» succedono anche cose belle

Immagini stupende, visioni notturne di piazza San Marco senza turisti strepitanti, musiche perfette, montaggio corretto, ospiti pregiati come Giancarlo Giannini. E, poi, la voce narrante, calda, suadente, familiare di Alberto Angela. Come volete che fosse accolto dal pubblico il viaggio nella più bella città del mondo, Venezia, martedì su Raiuno. Un trionfo: 5 milioni di telespettatori e share pari al 25 per cento. Un risultato fortissimo se si considera che, alla fine, si tratta di un documentario seppur rivestito da elementi di show. Ma la formula adottata sempre dalla coppia degli Angela, padre e figlio, il racconto semplice e alla portata di tutti unito alla raffinatezza delle immagini, ha fatto colpo anche stavolta. Così come era successo anche per Stanotte a San Pietro e Stanotte a Firenze. Del resto quando le cose si fanno con cura, con budget adeguati, con maestranze preparate e con tempo a disposizione, la televisione pubblica dà il meglio di sé senza rinunciare agli ascolti Auditel. Per cui ben venga la soluzione, benché pasticciata, trovata alla fine in cda per trattenere i volti Rai, limando i compensi ma trovando il modo di aggirare il tetto che avrebbe portato alcune star ad andarsene... Tra queste probabilmente anche Alberto Angela, che, si dice, stava già vagliando proposte di Sky e Discovery. E, adesso, si vedrà se resterà in Rai.

«È la cultura che ha vinto - ha detto Angela commentando l'ottimo risultato di ascolti di martedì -. La nostra cultura. È la dimostrazione che se viene proposta nel modo giusto, consente di raggiungere grandi traguardi».

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