Cultura e Spettacoli

Gran voce e positività: il debutto d'oro di Tom Walker (che piace a William e Kate)

Gran voce e positività: il debutto d'oro di Tom Walker  (che piace a William e Kate)

Attenzione: la voce di Tom Walker è musica già da sola. Intensa e duttile, si piega a ogni tipo di arrangiamento come si capisce dal suo disco di debutto “What a time to be alive”, uscito il primo marzo e destinato a essere uno dei più convincenti dell’anno. Intanto, che titolo. E’ un inno alla positività mentre quasi tutto il resto del pop si crogiola in lamentele oppure si sterilizza in battaglie di retroguardia. Tom Walker è altro.

Non a caso, Marco Mengoni lo ha voluto nel duetto di Hola (I say), che ha una insolita e pastosa combinazione di voci. E, dopo il successo mondiale di ‘Leave a light on’ e l’apparizione a Sanremo (proprio con Mengoni), con “What a time to be alive” questo 27enne di Glasgow si è costruito la palestra perfetta per confermarsi come uno dei nomi più promettenti della scena inglese. Il campo è quello del soul, ma è così ampio che arriva fino al folk e persino al rap. L’iniziale Angels è una boccata d’ossigeno per chi cerca ancora la dolcezza nel pop, in Now you’re gone c’è anche la voce di Zara Larsson e How can you sleep at night ha la forza tormentata del dubbio e del lamento.

Tom Walker (che sarà a Plan De Corones il 17 marzo) canta di temi semplici ed essenziali, si affida spesso al beat dell’hip hop e dell’ R&B e si avvicina al cantautorato di Ed Sheeran. Con due differenze sostanziali: Sheeran ha una produzione meno asciutta e Walker ha una voce più scura, quasi tribale, talvolta evocativa. Ed è un piacere quando, come in Blessings, riesce a passare da toni quasi lamentosi a impennate vocali che sembrano ruggiti. Il tutto accompagnato soltanto da una chitarra secca e impertinente.

Ma è Cry out la perla di questo What a time to be alive: la voce è imprendibile e l’incedere del brano conquista subito, anche perché sono evidenti le tracce di british blues ovviamente distillate dalla sensibilità di questo ragazzone, che piace pure al Duca e alla Duchessa di Cambridge, ossia William e Kate.

Insomma, un album che si piazza una spanna abbondante sopra la media.

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