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"Licenziata". Perché in Trasformers 3 non c'è Megan Fox

Transformers 3 è il primo film della saga cinematografica a fare a meno dell'attrice Megan Fox che venne licenziata per volere di Steven Spielberg

"Licenziata". Perché in Trasformers 3 non c'è Megan Fox

Uscito in sala nel 2011, Transformers 3 è il terzo capitolo della saga cinematografica diretta da Michael Bay e ispirata alla nota linea di giocattoli targati Hasbro. Il film va in onda questa sera alle 21.31 su Italia 1 ed è il primo film della saga a non vedere la presenza di Megan Fox, presenza femminile e interesse amoroso del protagonista dei due primi capitoli, che venne licenziata dal produttore Steven Spielberg.

Transformers 3, la trama

Nel 1969 tutto il mondo ha gli occhi puntati sull'Apollo 11, la missione che porta per la prima volta l'uomo sulla Luna. Quello che gli esseri umani però non sanno è che la missione della NASA è in realtà stata organizzata dal presidente Kennedy come copertura per indagare sullo schianto di un'astronave aliena, l'Arca, che trasportava un'invenzione in grado di porre la parola fine all'interminabile guerra tra Autobot e Decepticon. Decine d'anni dopo, durante una missione nella morta città di Chernobyl, Optimus Prime rinviene del combustibile dell'Arca: in questo modo l'Autobot scopre la missione segreta sulla Luna e si reca sul satellite terreste per indagare. Qui trova il corpo di Sentinel Prime, colui che lo aveva preceduto alla guida degli Autobot.

Intanto Sam (Shia LaBeouf) non sta passando un periodo particolarmente felice della sua vita. Il suo rapporto con Mikaela è finito, è stato escluso dalle missioni che prevedono l'intervento degli Autobot e non riesce a trovare lavoro. Inoltre la nuova fidanzata Carly (Rosie Huntington-Whiteley) sembra avere un rapporto stretto con il suo capo (Patrick Dempsey) che fa impazzire Sam di gelosia. Quando però un suo collega viene ucciso da un Decepticon, il ragazzo è catapultato di nuovo nel conflitto a fuoco, perché i nemici degli Autobot stanno eliminando tutti coloro che sono collegati in qualche modo a ogni missione, sia americana che russa, legata alla Luna.

Il licenziamento di Megan Fox

Quando venne rilasciata la notizia dell'uscita del terzo capitolo di Transformers furono in molti a rimanere sorpresi dall'assenza di Megan Fox dal cast. Per due film il pubblico aveva seguito la storia d'amore tra Sam e Mikaela e di punto in bianco il personaggio femminile non c'era più e l'attrice era stata sostituita da un'altra. Poco dopo si è scoperto che il licenziamento era dovuto a un cattivo ambiente sul set, a causa di incomprensioni tra Megan Fox e il regista Michael Bay: con il passare del tempo, però, sono emersi maggiori dettagli che hanno reso comprensibile il motivo dietro il licenziamento dell'attrice. Tutto è cominciato a causa di un'intervista che Megan Fox ha rilasciato a Wonderland Magazine nel settembre 2009. Quando le venne chiesto come fosse lavorare con Michael Bay, Megan Fox rispose: "È come Napoleone e vuole crare questa reputazione di folle, pazzo uomo. Vuole essere come Hitler sui suoi set e lo è. Perciò è un incubo lavorare con lui [...] È un tiranno sul set. Shia ed io quasi moriamo quando facciamo un film di Transformers. Ti fa fare cose davvero folli che l'assicurazione non ti permetterebbe mai di fare."

Tuttavia, come riporta il sito dell'Internet Movie Data Base, non fu Michael Bay a voler licenziare Megan Fox, ma il produttore del film, Steven Spielberg. A rivelare questo dietro le quinte fu proprio il regista Michael Bay che, in un'intervista a GQ, disse: "Sapete, quella cosa di Hitler. Steven disse:'licenziatela subito'" E così è stato. Inoltre, sempre secondo le parole di Michael Bay riportare da GQ, Megan Fox non sembrava essere un'attrice professionale all'epoca. Il regista ha detto: "Non mi ha ferito perché so come è fatta Megan. Megan ama avere delle reazioni. Ma lo fa nel modo sbagliato. Perciò... Mi dispiace, Megan. Mi dispiace che ho dovuto farti lavorare dodici ore. Mi dispiace di averti costretto ad arrivare sul set in orario.

I film non sono sempre calorosi."

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