Cultura e Spettacoli

"Troppo successo, sono andato in terapia"

Jaime Lorente, l'attore de La Casa di Carta, per la prima volta parla dei suoi problemi, lasciando da parte il suo personaggio

"Troppo successo, sono andato in terapia". Il dramma dell'attore de La Casa di Carta

Jaime Lorente, l’attore spagnolo noto per il ruolo di Denver ne La Casa di Carta, getta la maschera. Non certo quella con il volto di Salvador Dalì, che nella popolare serie tv di Netflix cela l’identità dei pervicaci rapinatori protagonisti, ma quella più umana e personale delle proprie debolezze. A pochi mesi dal rilascio della quinta e ultima stagione della saga televisiva ideata da Álex Pina, l’interprete si è confidato sulle pagine di GQ Spagna, rivelando un lato inedito del proprio successo. Quello più oscuro e difficile da gestire, legato all’improvvisa popolarità che proprio la Casa di Carta gli ha regalato nel giro di poco tempo.

“Ho avuto bisogno di una terapia, ne ho bisogno e ne avrò bisogno di sicuro”, ha confessato Jaime Lorente, conosciuto dal grande pubblico anche per le proprie interpretazioni nelle serie tv Élite (sempre per Netflix) e El Cid (per Amazon Prime Video). Poi ha spiegato: “Ho una persona che mi fissa una serie di linee guida perché, alla fine, quello che ho sofferto nel bene e nel male è stato improvviso, è stato molto intenso, è stato pesante”. Dichiarazioni che per la prima volta separano l’attore dal personaggio, le fragilità di Jaime dall’imprevedibile esuberanza di Denver, il rapinatore sopra le righe de La Casa di Carta che – nella trama della serie – regala colpi scena proprio per le sue imprevedibili azioni. "La gente mi conosceva per qualcosa che non ero io. Per qualcosa che fa parte di me, vero, ma che non ha niente a che vedere con chi sono davvero. Quel lato di un attore di successo è solo una parte di quello che ho fatto", ha spiegato Lorente, aggiungendo di essere arrivato a capire che la propria persona non poteva essere divorata dal personaggio. Nel percorso che lo sta aiutando a bilanciare gli effetti indesiderati della popolarità, l’interprete spagnolo sta trovando un appoggio fondamentale nei famigliari e negli amici più stretti, che già lo hanno aiutato a superare i momenti più difficili, da lui stesso definiti gli “inferni”.

Le parole dell’attore, oltre a svelare un lato sinora sconosciuto della sua vita privata, tornano ad alimentare la curiosità e l’attesa per la quinta ed ultima stagione de La Casa di Carta, di cui Netflix ha comunicato le date ufficiali del rilascio al pubblico. Date, sì, al plurale: l’epilogo della serie che racconta le avventure del profesor Sergio Marquina (alias l’attore Alvaro Morte) e della sua banda di rapinatori verrà infatti proposto in due volumi. Giusto per tenere alta la suspense.

La prima parte sarà disponibile sulla piattaforma streaming dal 3 settembre prossimo, la seconda dal 3 dicembre.

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