Vasco spericolato È guerra di insulti con i fan sul web

A furia di attaccare tutti lancia in resta, Vasco Rossi è riuscito nell'impresa più clamorosa: quella di litigare di brutto con i propri fan. Loro contestano le sue dichiarazioni, lui li insulta e la corrispondenza di amorosi sensi tra i suoi fedelissimi e il Komandante va a farsi benedire. Mai provocare Vasco in questo periodo, soprattutto su Facebook, il suo terreno di comunicazione preferito. Qui qualcuno lo ha accusato di essere troppo ricco e lui s'è scatenato scrivendo ai suoi (adorati!?!) sostenitori: «Andate a farvi fottere invidiosi del cazzo. Siete delle brutte persone dentro e degli infelici ma a noi non fate un baffo. Io sono cresciuto in una famiglia povera ma non ho mai invidiato nessuno. Perché non penso mai a chi sta meglio di me ma a chi sta peggio».
Tuona a trecentosessanta gradi, il Blasco, prendendosela anche con la comunità di San Patrignano e parlando dell'Ilva di Taranto provocando la reazione di quelli che gli consigliano di tenersi fuori da certe vicende. E allora lui reagisce in modo ancora più rude: «Mi occupo di quello che mi viene in mente di fare e non accetto lezioni di vita morale ed etica da nessuno, nemmeno consigli non richiesti, quindi fatevene una ragione. Quando avrete fatto la metà di quello che ho fatto io vi prenderò in considerazione... Prima per cortesia sciacquatevi la bocca quando parlate con me, giovani brufolosi, arroganti e ignoranti ragazzini». Frasi durissime e difficili da accettare anche per i fan più accaniti (anche se, in realtà, bisogna dire che moltissimi post inneggiano alle sfuriate di Vasco con commenti tipo «mi piace», «sei un mito») che si sono scatenati in Rete, scrivendo ad esempio: «La rabbia che porti dentro ti sta facendo fare discorsi che rischiano di non farti più apprezzare dai tuoi fan col rischio che tu venga accusato di cercare solo la popolarità».
Insomma una frattura e un botta e risposta che rischiano di non esaurirsi tanto presto. Anche perché Vasco spazia in tutti i territori; ha offerto solidarietà ai lavoratori dell'Ilva di Taranto, ma quel post è stato cancellato e rimesso su Facebook per due volte, dopo le proteste di chi sosteneva che avesse più a cuore la sorte della fabbrica che non la salute dei cittadini. Un fan di lungo corso infatti gli scrive: «Vieni a Taranto, noi viviamo ogni giorno una vita spericolata, già da bambini l'allattamento è una roulette russa, buone probabilità che il latte materno sia alla diossina».
E poi - problema spinoso - c'è la polemica con San Patrignano, con la battaglia antiproibizionista di Vasco e la sua lotta per la liberalizzazione delle droghe leggere. Il rocker dice di essere felice di visitare - prima o poi - San Patrignano, «per scambiare opinioni», ma poi affonda il colpo e spara: «È davvero inconcepibile come possiate voler entrare in una discussione che non vi compete e che finora non avete mai avuto interesse ad affrontare e ad approfondire. Un pacato silenzio sul problema sarebbe da parte vostra più opportuno, elegante ed auspicabile». Anche qui tanti sostenitori ma altrettante critiche e l'intervento diretto della comunità di San Patrignano che in una lettera, ribadendo l'invito ad un confronto, lo incita: «non aggiungerti al coro dei tanti che, in modo pregiudizievole, e senza sapere nulla di ciò che facciamo e in cui crediamo, ci attaccano. Sei un artista attento, sensibile, libero, per molti versi coraggioso. Un artista che conosce il cuore dei ragazzi e che deve essere un esempio. Hai una grande responsabilità: non restare alle apparenze ma vai a fondo, come sai fare».


Forse Vasco dovrebbe ripartire da qui, essere meno logorroico su Facebook e dedicarsi di più alle canzoni, quelle cui ha lavorato anche quest'estate nel buen retiro di Castellaneta, le uniche in grado di riconciliarlo davvero con tutti i fan.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica