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"Wonder Woman" voleva abbandonare: così ha salvato Gal Gadot

Wonder Woman è una pellicola che si inserisce nell'universo fumettistico della DC Comics e che ha avuto il merito di spingere Gal Gadot a non abbandonare il cinema

"Wonder Woman" voleva abbandonare: così ha salvato Gal Gadot

Wonder Woman è il film che andrà in onda questa sera alle 21.20 su Italia 1. Si tratta di un capitolo della saga fumettistica che la DC Comics sta portando sul grande schermo per cercare di rivaleggiare con il Marvel Cinematic Universe.

Wonder Woman, la trama

Uscito in sala nel 2017 con la regia di Patty Jenkins, Wonder Woman racconta la storia di Diana (Gal Gadot), un'amazzone che, nel desiderio di seguire le orme della zia (Robin Wright), spera di diventare abbastanza forte da poter fronteggiare il dio Ares, da sempre in guerra con la sua gente. Ed è proprio per cercare di fermare un piano che sembra ordito dal dio della guerra in persona che Diana decide di allearsi con il capitano Steve Trevor (Chris Pine), a cui aveva già salvato la vita. Per Diana si tratta dell'occasione adatta per cercare di liberare per sempre il suo popolo da una minaccia costante e incombente e, nel frattempo, di scoprire il proprio valore e il proprio posto nel mondo.

Il ruolo che ha salvato la carriera di Gal Gadot

Wonder Woman è un film che ha dovuto subire una lunghissima lavorazione prima di approdare sul grande schermo. Come viene raccontato dal sito dell'Internet Movie Data Base, un primo tentativo di portare l'amazzone in sala era stato fatto dal regista Ivan Reitman nel 1996, quando venne assunto per scrivere la sceneggiatura e occuparsi della regia. Il progetto non venne alla luce e negli anni seguenti sia Todd Alcott che Laeta Kalogris vennero avvicinati per scrivere una sceneggiatura basata sull'amazzone di Themyscira. Nel 2005 venne assunto anche Joss Whedon, per cercare di portare Diana sul grande schermo, ma il creatore di Buffy l'Ammazzavampiri seguì le orme dei suoi predecessori e abbandonò il progetto a casa di differenze creative e compromessi a cui non voleva scendere.

Le difficoltà che ha incontrato il film prima di vedere la luce sono assimilabili a quelle provate da Gal Gadot prima di diventare famosa proprio grazie al ruolo di Diana, che ha interpretato anche in Justice League. Secondo IMDB, Gal Gadot ottenne il ruolo di Wonder Woman poco dopo aver preso la decisione di abbandonare il sogno di diventare un'attrice. La Gadot, infatti, non era riuscita ad ottenere il successo sperato: nonostante avesse preso parte a molti progetti, non era mai davvero arrivata ad avere un ruolo da protagonista o, comunque, abbastanza importante da far risaltare il suo nome. Inoltre, vivendo in Israele - dov'è nata - sentiva addosso la stanchezza di tutti i voli di quindici ore che doveva fare per lavorare in progetti che non le portavano nulla in cambio. Tuttavia decise di fare un ultimo tentativo quando venne invitata per uno screen test, di cui non sapeva nulla.

L'audizione consisteva nel leggere dei dialoghi pressoché anonimi, che non facevano capire chi fosse a parlare. Dopo la lettura l'attrice partì immediatamente per tornare a casa, a Israele, convinta di non aver lasciato il segno. Le sue previsioni, però, si mostrarono errate: venne richiamata per un altro provino e solo a quel punto le venne comunicato che era tra le attrici scelte per interpretare Wonder Woman.

Messa a conoscenza della possibilità di poter interpretare un personaggio tanto iconico Gal Gadot mise da parte il suo progetto di abbandonare le scene e proseguì con le audizioni, finché non venne scelta definitivamente. E da allora la sua carriera non si è più fermata ed è tornata a interpretare Diana anche nel secondo film Wonder Woman 1984.

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