Paolo Giordano
Frase testuale: «La D'Urso deve morire». Non lo scrive il solito sfigatissimo hater che si nasconde dietro un nickname. Lo ha scritto Yari Carrisi, in arte figlio di Al Bano, che ci mette nome e cognome ma rimane comunque membro d'onore della categoria. Già augurare la morte a qualcuno è una bestialità che persino le curve degli stadi hanno smesso di frequentare. Ma in un momento nel quale la morte è la compagna di ogni nostra giornata, è ancora più abietto. Uno dirà che magari è stato uno sfogo giustificato da chissà quale sopruso. Ennò.
Yari Carrisi, figlio ultraquarantenne di Al Bano e Romina Power, l'ha scritto nelle sue stories su Instagram dopo che a Pomeriggio 5 di Barbara d'Urso era stato trasmesso un servizio nientepopodimenoche sul «ritorno di fiamma» di Al Bano e Loredana Lecciso. Un gossip che arriva pochi giorni dopo che il cantante ha confermato di aver «dimenticato» la Lecciso. Una relazione sulla quale si sono scritti migliaia di articoli e si sono spese migliaia di ore di tv.
Un gossip che consente a Yari Carrisi di vivere agiatamente una vita al riparo dall'anonimato e di essere, guarda caso, talvolta anche ospite (si presume ben pagato) di quella Barbara d'Urso alla quale oggi augura la morte, tra il tripudio di qualche altro sconsiderato di Instagram. La conduttrice non ha replicato, la sorella Daniela lo ha invece fatto con eleganza, nonostante una scemenza del genere non meritasse altro se non una risata di compassione.
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