Il sequel di Zoolander sotto ​accusa per transfobia

Zoolander 2 al centro di una petizione per una scena vista come transfobica: sotto accusa il personaggio interpretato da Benedict Cumberbacht

Il sequel di Zoolander sotto ​accusa per transfobia

Una petizione contro Zoolander 2. È tam tam sul Web negli ultimi giorni, dopo l'uscita del trailer ufficiale del secondo capitolo della saga con la regia di Ben Stiller. Il problema sarebbe nel personaggio di Benedict Cumberbacht, accusato di interpretare "un individuo non binario in maniera chiaramente negativa". Zoolander 2 però non è stato ancora visto da nessuno, dato che esce in Italia - dove è stato parzialmente girato - il prossimo 11 febbraio, mentre negli USA la premiere è prevista per il giorno successivo.

Nella scena incriminata, un androgino Cumberbacht parla con i protagonisti Derek e Hansel. Quest'ultimo, impersonato da Owen Wilson, chiede informazioni a Cumberbacht in relazione ai suoi organi sessuali. La petizione ha raccolto migliaia di proseliti e si fonda sul fatto che la scena viene considerata transfobica da coloro che stanno appoggiando la richiesta. Non ci sono al momento repliche da parte del regista o degli attori coinvolti.

"Il personaggio di Cumberbacht - scrive la creatrice della petizione, l'attivista LGBT Sarah Rose - è chiaramente ritratto come una parossistica, cartoonistica presa in giro di individui androgini/trans/non binari.

È l'equivalente moderno dell'usare una blackface (è un termine che descrive gli attori di minstrel show, spettacoli razzisti in cui gli istrioni si dipingevano il volto di nero, ndr) per rappresentare una minoranza."

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