Uno spettatore alla volta, per carità. E solo quindici in tutto larco delle serata. Con questi numeri cè da giurare che ogni spettacolo farà il tutto esaurito. Stiamo parlando di «Private eye» che da domani sera a sabato 8 aprile, per la stagione del Teatro della Tosse andrà in scena, si fa per dire, nellinsolita ambientazione della Locanda di Palazzo Cicala. Linsolita operazione si deve ancora alla compagnia australiana Iraa Theatre.
Ma vediamo di cosa si tratta. Un uomo, Renato C., chiede a un detective privato di seguire e riprendere la propria moglie, Roberta B. Poi l'uomo incontra un individuo in una stanza d'albergo, gli mostra i documenti raccolti e le fotografie scattate, e lo accompagna in un'altra stanza dell'albergo, dove l'individuo trova Roberta B.
Roberta B., ovvero Roberta Bosetti, e Renato C., ovvero Renato Cuocolo, ideatori e protagonisti del nuovo progetto dell'Iraa Theatre. E l'individuo già l'avrete capito, è lo spettatore, che a distanza di un quarto d'ora uno dall'altro, uno alla volta e per 15 spettatori in tutto l'arco della serata (dalle 19.00 alle 22.30), sarà ammesso alla presenza dei due stupefacenti performer australiani, perché assista al racconto di una storia, vero nodo focale della performance.
Private Eye è il terzo appuntamento sull'identità del duo australiano Cuocolo/Bosetti, dopo i conturbanti «The Secret Room» (rappresentato nella Galleria d'Arte il Vicolo) e «The Diary Project» (in una casa privata). Ma, mentre The secret Room trattava della ricerca della verità attraverso la memoria, Private Eye affronta il tema dell'identità fittizia, ma non per questo meno reale, a partire dall'idea che si è tanto più autentici quanto più ci si avvicina all'idea che abbiamo di noi stessi.
Ispirato alla tradizione del genere noir con le sue dark ladies, la performance evoca queste suggestioni attraverso uno scambio diretto fra i due performer e lo spettatore. Durante lo spettacolo lo spettatore verrà in contatto in modo differente con le due differenti personalità di Roberta e la storia prenderà forma come in un puzzle. Un'esplorazione su chi siamo e chi vorremmo essere e su come uno sguardo esterno può definirci.
Continua quindi la ricerca artistica di Cuocolo e Bosetti scondo i quali ci sono molti modi di interpretare il luogo del teatro. Uno reale fatto di mattoni, sipari e posti numerati, uno immaginario pieno di giustapposizioni politiche e incontri psicologici. Lo hanno scelto questultimo. È consigliabile la prenotazione.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.