Le 10 cose che bisogna sapere sul Benevento

Un liquore come sponsor, un soprannome bizzarro e il mitico Oronzo Pugliese come allenatore. Alcune curiosità legate alla squadra appena promossa nella massima serie

Le 10 cose che bisogna sapere sul Benevento

Con il successo di giovedì sera contro il Carpi (bastava anche un pareggio), il Benevento è stato promosso in serie A per la prima volta nella sua storia. Una storia ricca di una miriade di aneddoti interessanti, che rendono la squadra campana un unicum nel vasto panorama del calcio italiano. Ecco una lista delle 10 cose che ogni appassionato di calcio deve sapere sul Benevento:

1) La prima società calcistica della città fu la Società Sportiva Littorio Benevento, fondata nel 1929 da don Francesco Minocchia insieme ad alcuni ragazzi residenti nel piccolo centro sannita. Il campo dove giocava era situato nel rione Libertà, a circa 2 chilometri dallo stadio "Ciro Vigorito" che ospita attualmente le partite della squadra giallorossa.

2) Lo stadio "Ciro Vigorito" (capienza 25.000 persone) si chiama così dal nome dell'ex amministratore delegato e fratello del'attuale presidente Oreste. Ciro Vigorito è scomparso nel 2010: di qui la decisione della società campana di intitolargli l'impianto cittadino. Subito dopo la promozione, il primo pensiero della squadra è stato proprio per lo storico dirigente giallorosso.

3) La promozione in serie A è stata dedicata anche a un altro grande personaggio della storia del Benevento: il calciatore Carmelo Imbriani, scomparso nel 2013 a soli 37 anni per una brutta malattia. Imbriani, nella stagione 2012/2013, fu anche allenatore della squadra giallorossa.

4) A proposito di allenatori: il più celebre della quasi novantennale storia della squadra sannita è stato il mitico Oronzo Pugliese. Noto per i suoi modi spicci e sbrigativi, durante le partite non riusciva a stare fermo neanche per un secondo. Scaramantico fino all'eccesso, a lui si ispirò Lino Banfi per il personaggio di Oronzo Canà nel film "L'allenatore nel pallone".

5) Dalla spontaneità di Pugliese alla rigida applicazione di Marco Baroni, il tecnico che quest'anno ha guidato la squdra verso l'incredibile salto nel paradiso della serie A. Baroni, un passato da giocatore del Napoli e allenatore della Primavera della Juve, si è imposto come unautentico mago della panchina.

6) Magia che si intreccia da sempre con la storia della città. I igocatori - e i tifosi - del Benevento sono soprannominati "stregoni". Etichetta che deriva dai riti di stregoneria che all'inizio del Medio Evo i Longobardi svolgevano sul fiume Sabato durante la loro dominazione.

7) Il presidente del Benevento si chiama Oreste Vigorito. Presidente della società campana dal 2006 al 2015 e dal 2016 a oggi, è un imprenditore considerato tra i padri dell'energia eolica italiana. I tifosi giallorossi, ovviamente, lo amano: nessuno aveva mai fatto volare gli stregoni come lui.

8) Tra i suoi sponsor il Benevento ha un alcolico: il liquore Strega, prodotto nel centro sannita addirittura dal 1860. Si tratta di un digestivo composto da circa 70 erbe, tra cui menta e finocchio. Per festeggiare la promozione in serie A, è già pronta una speciale bottiglia celebrativa.

9) Quest'anno il Benevento ha battuto un record: è la prima squadra italiana a centrare la promozione in serie A debuttando nel campionato di serie B.

10) I tifosi sanniti hanno rapporti tesi con gran parte dei

loro colleghi campani. A parte l'amicizia con il Savoia (squadra di Torre Annunziata), le rivalità più accese sono con Avellino, Juve Stabia, Nocerina e Cavese. Relativamente disteso il rapporto con i sostenitori del Napoli.

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