
Il biancorosso a riveder le stelle. Proprio come segno di risalita dal girone infernale dell'ultima stagione, proprio come nella bandiera americana. Quella che è pronta a sventolare sul Monza appena retrocesso in B.
Due i fondi statunitensi che avevano cercato di chiudere le trattative per l'acquisizione del club che Fininvest ha portato il 29 maggio 2022 per la prima volta in Serie A, dopo 110 anni di purgatorio nelle categorie inferiori. Di questi, quello che esce davanti a tutti dalla parabolica delle trattative fa capo a Mauro Baldissoni. Definitivamente staccato, invece, il gruppo dell'ex Sampdoria e Leeds, Andrea Radrizzani, così come in precedenza s'erano perse per strada le ipotesi RedBull, i fondi arabi e il gruppo Orienta. Baldissoni, ex vicepresidente della Roma, è il riferimento del fondo Usa destinato a entrare in maggioranza (pare al 70%) e a portare nella dirigenza brianzola anche Nicolas Burdisso, che nella capitale ci ha giocato prima di divenire dg di Boca Juniors e Fiorentina. Un ruolo intermedio che ridisegna in partenza anche il quadro societario, in attesa di capire come potrà essere salvaguardata la continuità con la gestione attuale e la sua rappresentanza anche in quota minoritaria. I ruoli del vicepresidente e ad Adriano Galliani in primis, del ds Mauro Bianchessi poi. Da Fininvest la scelta delle scorse ore è stata quella di non commentare, sebbene proprio nelle ultime settimane Galliani aveva promesso di lavorare per un Monza pronto a tornare subito sul palcoscenico più importante.
La macchina si è già messa in moto prima con l'ingaggio di Jacopo Sardo, con la conferma di Keita Balde e con l'acquisto di Pedro Obiang dal Sassuolo, arruolati agli ordini di mister Paolo Bianco, già secondo di De Zerbi (Sassuolo e Shaktar) e Allegri (Juventus) e con esperienze in proprio a Modena e Frosinone.