Torino. L'assenza che non ti aspetti: quella di Cristiano Ronaldo contro l'Atalanta, oggi a Bergamo. In una partita che, un po' come era accaduto nel recupero contro il Napoli, sa di spareggio Champions: terzi i bianconeri, quarti gli orobici a un solo punto di distanza. Con il Napoli appena dietro e la Lazio che, dovendo ancora recuperare una partita, non ha ancora alzato bandiera bianca. «Affaticato ha detto Pirlo - È un problema che ha da lunedì: sentiva i flessori carichi e non è riuscito a spingere in allenamento come avrebbe voluto. Parlando col suo preparatore e con lui, abbiamo ritenuto che non fosse il caso di rischiare. Lui stesso ci ha detto che era stanco anche per le tre partite con la sua nazionale, per i viaggi in aereo e i rientri nella notte».
Preso per vero il tutto, sarebbe stato allora meglio e più corretto fermarsi domenica scorsa, quando la Juve ha ospitato il Genoa, match sulla carta certamente più abbordabile rispetto a quello odierno: invece, forse (probabilmente) ingolosito dall'idea di segnare qualche rete, il portoghese è rimasto in campo per tutti i novanta minuti affaticandosi ancor più e peraltro senza riuscire nemmeno a timbrare il cartellino, finendo anche in mezzo a qualche polemica per il giallo della maglietta lanciata al raccattapalle a fine gara. Comunque sia, oggi la Signora dovrà fare a meno del suo uomo faro, quello cui si è legata mani e piedi da tre stagioni senza riuscire a migliorare il proprio rendimento europeo l'unico che conta, ai fini del bilancio ed essendo ormai prossima a scucirsi lo scudetto dal petto dopo nove tricolori di fila.
Oggi andrà quindi in scena una prova che può anche sapere di futuro, se davvero il portoghese 25 gol in campionato finora - deciderà di cambiare aria di qui a pochi mesi: una specie di prova del nove senza il sette più famoso del mondo. Morata con Dybala giocoforza, sapendo anche che quest'anno la Juve senza Ronaldo non ha mai vinto: contro Crotone, Verona e Benevento è infatti finita sempre 1-1, risultato che al termine della giornata odierna potrebbe anche non essere disprezzato dal popolo bianconero. Che, dopo i recenti patimenti, rimane terrorizzato all'idea di uscire dalla zona Champions: «Non sarà uno spareggio ha detto Gasperini anche se adesso i punti pesano sempre più. Mancherà Ronaldo? È un problema loro. Semmai, avrei preferito che non ci fosse Dybala: l'ho allenato da ragazzino a Palermo ed era già straordinario». Tra gli orobici mancherà lo squalificato Romero, in casa Juve potrebbe non esserci Bonucci nonostante il covid alle spalle: «Io per il dopo Pirlo? ancora Gasperini - Il mio solo pensiero è superarla in classifica: in cinque anni siamo arrivati sempre davanti a tutti, ma mai alla Juve. La considero fortissima, forse anche più dell'Inter: starle davanti sarebbe una delle cose che ci manca». Sfida lanciata, allora.
Infischiandosene delle differenti forze economiche in campo (406 milioni di ricavi contro 150, per esempio) e del fatto che il solo stipendio di CR7 (31 milioni a stagione) sia superiore a quello dell'intera rosa nerazzurra.
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