Adesso scoppia la pace tra Mancini e i cinesi. "Non ci eravamo capiti"

Zhang rassicura l'allenatore su investimenti e contratto. Grana Icardi: non vuole giocare

Adesso scoppia la pace tra Mancini e i cinesi. "Non ci eravamo capiti"

È stato come in Star Wars, altro che cinepanettone. L'ultimo colpo di spada laser ha scritto il finale della storia, e adesso la crisi pre stagione dell'Inter potrebbe vedere i titoli di coda. Fino al prossimo episodio s'intende, perché niente è ancora scontato. In pratica bastava parlarsi, ed è quello che hanno fatto anche a cena dopo alla visita all'Onu Roberto Mancini e Steven Zhang. Che non a caso alle Nazioni Unite erano già seduti vicini vicini. Roberto ha capito che non tutto quello che gli avevano detto di Suning rispondeva alla realtà, ma soprattutto anche viceversa. Ovvero che i suggerimenti arrivati per liquidare il tecnico con una buonuscita o addirittura con un licenziamento non avevano fondamento. E intanto c'era qualcuno già in volo verso l'Europa. Per un viaggio senza ritorno.

Mancini colpisce ancora, dunque, e il colloquio con Zhang è più o meno (ovvero traducendolo liberamente) è andato così: "Qui non si sa con chi parlare, non ci sono programmi, né si vedono investimenti. Mi avevano promesso un rinnovo e sento parlare ogni giorno di allenatori al mio posto e di panchina promessa ad altri tra un anno". Risposta: "Anche noi avevano raccontato di tue pretese assurde e ci era stato consigliato di separarci da te. In realtà noi abbiamo un progetto forte, idee e denaro: ma siamo appena arrivati. Nel frattempo però cominceremo ad investire, da qui a fine agosto sistemeremo quello che manca. E a ottobre poi il quadro societario sarà più chiaro. Riguardo al rinnovo, se tutto va come deve, ti proporremo l'estensione fino al 2018 come atto di fiducia". Reazione: "Così è ragionevole: l'unica condizione che pongo è di avere un contatto diretto con voi per decidere come proseguire". Finale: "Nessun problema: ci sentiamo quando vuoi e ci rivedremo presto". Stretta di mano e ripartenza: dei cinesi verso Nanchino e di Mancini verso la sfida di stasera con il Bayern, dopo la quale potrebbe essere annunciato l'arrivo di Candreva. Così a New York ora resta Thohir (con le istruzioni precise lasciate da Zhang) che non a caso, ieri, ha precisato "con Mancini tutto ok, anche se a volte ci sono state divergenze...". Questo mentre continua la grana Icardi, che rumors vogliono con l'intenzione di saltare la sfida contro i campioni di Germania per tentare di forzare la mano.

Al suo manager di nome Wanda però Zhang, per interposto Ausilio, ha fatto arrivare un messaggio chiaro: al Napoli Icardi non si vende, non certo per quella cifra, e per l'adeguamento se ne parlerà più avanti. Icardi può restare, il come dipende da lui. E in certi casi 3 anni di contratto possono essere lunghi. Soprattutto se il calendario è cinese.

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