Oggi nel secondo atto brasiliano in scena a San Pietroburgo Neymar ci sarà. Ma anche lo stesso Brasile - con qualche modifica nella posizione in campo - che ha steccato l'esordio con la Svizzera. Tite, nel già decisivo match contro la Costarica, cambia solo il capitano nella roldão de faixa (la rotazione della fascia) diventata una costante della Seleçao: da Marcelo passa sul braccio dell'ex milanista Thiago Silva. Douglas Costa e Firmino, invocati da critica e tifosi, restano per ora fuori dai titolari. O Ney, tartassato dai «mastini» svizzeri (10 falli su di lui, peggio al Mondiale era andata solo all'inglese Alan Shearer, che ne subì 11 nella sfida con Tunisia del 1998), sarà al suo posto ma senza imposizioni di sorta. «A lui non toglierò mai le sue caratteristiche che sono quelle di inventore di calcio negli ultimi trenta metri», così il ct brasiliano che aveva contestato il Var dopo il debutto.
E se gli occhi saranno puntati sull'attaccante del Psg («avrebbe bisogno di cinque partite per essere in buona forma, ma qui siamo al Mondiale e c'è più fretta», ha detto ancora Tite), interessante la sfida a distanza tra i due portieri: quello della Costarica Navas è l'attuale numero uno del Real, il collega brasiliano Alisson è il candidato più accreditato a succedergli. La trattativa tra i blancos e l'estremo difensore della Roma sembra ben avviata e molti pensano che per Alisson questo Mondiale possa essere quello della consacrazione: «Nel calcio devi sempre metterti alla prova e il modo migliore per farlo è dimostrare che Tite e Taffarel (l'ex campione del mondo e attuale preparatore dei portieri della Seleçao, ndr) hanno fatto la scelta giusta con me».
Navas arrivò a difendere i pali del Real proprio dopo l'ottima Coppa del Mondo di quattro anni fa e riuscì a togliere il posto a Casillas, mentre nel 2016 un problema burcratico impedì lo scambio con lo United tra lui e De Gea.
Oggi, nonostante le tre vittorie di fila in Champions, il portiere costaricano non gode della stima massima di soci e tifosi madridisti perchè non sembra avere nè carisma nè doti spettacolari. Chissà se, vedendo oggi la sfida diretta tra Navas e Alisson, Florentino Perez non si convinca a spedire un assegno da 75 milioni alla Roma...
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