Fa già notizia un livornese che parla bene della sua esperienza calcistica a Pisa. Per Max Allegri che 36 anni fa debuttò nel Pisa proprio contro il Milan di Sacchi, non ci sono veli di campanilismo rispetto a quel periodo e in particolare "nel ricordare con affetto il presidente di quel Pisa, Romeo Anconetani". Figurarsi poi se dallo stesso Max dovesse arrivare la battuta riferita alla sfida col Pisa di questa sera, "squadra fisica, che difende bene, sarà difficile farle gol, abbiamo già perso con la Cremonese, vediamo di sfatare il tabù con la seconda neo-promossa".
È segno che dalle parti di Milanello le antenne sono molto dritte. E non tanto perché l'appuntamento anticipa di 24 ore la sfida Napoli-Inter: è presto per immaginare chissà quali scenari. "Non c'è da fare nessuna fuga, invece ci sono da fare 74 punti per tornare in Champions che è l'habitat naturale del Milan" ripete in modo ossessivo il tecnico poco interessato alla caciara mediatica allestita dopo il rigore di Milan-Fiorentina. "Le polemiche ci sono state in passato e ci saranno sempre" spiega con filosofia anche se conosce perfettamente, dietro quell'aria sorniona con cui smorza ogni focherello, la provenienza del "rumore dei nemici" nei giorni scorsi. E infatti, dietro le quinte, qualche discorsetto a Gimenez è stato fatto per metterlo al corrente del faro acceso su di lui dopo domenica sera, preannunciato dalla Can con la promessa di dedicare massima attenzione al fenomeno della simulazione. Per tutti questi motivi, l'attenzione di Allegri è concentrata sui difetti da eliminare in questo Milan. "L'ultima mezz'ora delle partite diventa determinante. Con la Juve e la Fiorentina abbiamo concesso qualcosa di troppo" è la sua lezione a una difesa nella quale stasera Tomori può cedere il posto a De Winter in vista del successivo appuntamento (martedì 28) a Bergamo con l'Atalanta di Lookman. L'unico recuperato è Nkunku (per la panchina): niente da fare per Loftus Cheek.
Nel frattempo comincia a vacillare l'idea di trasferire a Perth, in Australia, febbraio 2026, la sfida con il Como. Dopo la cancellazione del match spagnolo Barcellona-Villareal, sono riprese le pressioni politiche del commissario europeo Glenn Micallef ("confido che anche la serie A rifletta"). Gli organizzatori attendono ancora le autorizzazioni della federazione australiana (ha promesso il sì) e di quella asiatica, la più scettica. Qualora dovessero ritardare i necessari permessi, anche la Lega del presidente Ezio Simonelli potrebbe cambiare programma e puntare su una sede diversa. Sul tema Allegri ha anticipato la possibile svolta.
"Ci aspettiamo una decisione al più presto: se si dovesse giocare in Italia meglio, altrimenti ci organizzeremo per andare a Perth". Nell'attesa meglio dedicarsi al Pisa di Gilardino il quale giustamente ricorda che "nel calcio nulla è impossibile".